Recensione BenQ GV1: molto più di un proiettore

Abbiamo provato a fondo il proiettore BenQ GV1, un sistema di riproduzione multimediale basato sull'OS Android: ecco come funziona in dettaglio.
Recensione BenQ GV1: molto più di un proiettore

BenQ GV1 rivoluziona il modo in cui concepiamo un proiettore: piccolo, compatto, potente e senza fili. Le sue performance ci hanno stupito, ecco tutti i dettagli nella nostra recensione completa.

BenQ GV1: prezzo su Amazon e disponibilità in Italia

Il nuovo proiettore di BenQ è stato ufficializzato a marzo 2019 ed è stato reso disponibile in vendita praticamente da subito. Non è un prodotto particolarmente economico, su Amazon Italia lo si trova a , ma vi possiamo garantire che merita tutti i soldi che costa perché non è un proiettore come gli altri: basti pensare che a bordo ha il sistema operativo Android e può funzionare indipendentemente da fonti di input esterne.

Design, hardware e software

Un dispositivo compatto nelle dimensioni (alto 15,5 cm, largo 8cm e profondo 8cm) e che pesa meno di un KG (780 grammi): non fatevi ingannare dal formato pocket, nelle prestazioni è tutt’altro che limitato. Nel complesso, l’estetica è sobria e gradevole: un mix di policarbonato nella parte superiore e metallo in quella inferiore, il punto di raccordo – dove c’è il meccanismo che permette di muovere la “testa” del proiettore – è di colore senape.

In alto sono alloggiati tre tasti a sfioramento (gestione del volume e pulsante per passare dalla modalità proiettore alla modalità speaker Bluetooth) che circondano l’unico tasto fisico, ovvero quello di accensione e spegnimento. Il resto degli input viene dato con il telecomando in dotazione. La copertura in plastica protegge il sistema di proiezione mentre, in basso, la parte metallica è essenzialmente una grande griglia che nasconde la cassa audio integrata e la batteria  da 3000 mAh, che si ricarica tramite adattatore (non USB). Inoltre, in basso – sulla superficie d’appoggio del device – c’è la predisposizione standard per attaccarlo a un treppiede.

Il cuore pulsante di questo proiettore è il processore Snapdragon 210 supportato da 1GB di memoria RAM e 8GB di storage interno (di tipo eMMC). A bordo, il sistema operativo Android Nougat (7.1.2) personalizzato per funzionare in modo ottimale sul proiettore: l’interfaccia è intuitiva e ben ottimizzata, nonostante ci sia solo 1GB di memoria RAM non ho notato particolari rallentamenti d’utilizzo. Trattandosi del sistema operativo Android, è possibile scaricare applicazioni, ma non dallo store ufficiale Google perché il dispositivo non è certificato per l’utilizzo dei sistemi di Big G. L’alternativa a bordo è Aptoide, uno dei più grandi market di applicazioni Android alternativo a quello ufficiale.

Sistema di proiezione

Il sistema di proiezione è basato sul controller DLP 3430 di Texas Instruments con una sorgente luminosa Osram Q9 LED (con una vita che arriva fino a 30.000 ore) e una luminosità di 200 lumen. La proiezione arriva fino a 100″ con una risoluzione che va da VGA fino a Full HD. Il rapporto d’aspetto di default è 16:9, ma può essere personalizzato dalle impostazioni. Lo speaker audio, che può essere sfruttato anche con altre sorgenti d’input tramite Bluetooth, è da 5W.

La rumorosità, a paragone con altri proiettori provati, è veramente minima. Il proiettore non tende a surriscaldare, nemmeno dopo circa 3 ore di utilizzo continuo attaccato alla corrente elettrica.

Forme di connettività

Il proiettore GV1 di BenQ può funzionare in due modalità differenti: partendo da una sorgente d’input esterna (smartphone, PC, hard drive) oppure in modalità totalmente stand alone.

In caso si preferisca utilizzarlo con un dispositivo d’input si potranno scegliere diverse modalità: connessione Wifi (come se si trattasse di un Chromecast, per intenderci) oppure utilizzando l’ingresso USB C (con chiavette o con dispositivi compatibili come smartphone e PC, che possono anche ricaricarsi quando sono connessi al proiettore). Naturalmente, piena compatibilità con Android e iOS per la trasmissione senza fili.

La nostra prova

Considerando il prezzo abbastanza elevato di questo dispositivo, abbiamo deciso di provarlo a fondo prima di esprimere un parere sul proiettore BenQ GV1. Iniziare a utilizzare il proiettore è molto semplice, basta accenderlo e puntarlo contro la superficie scelta: con l’auto keystone, il dispositivo sistemerà automaticamente  l’inquadratura per evitare distorsioni. Tutto quello dovrete fare e mettere a fuoco l’immagine utilizzando l’apposita rotellina. La qualità d’immagine è decisamente buona.

Lo abbiamo testato con e senza il treppiede di supporto, puntandolo contro un muro in ambienti chiusi, ma anche all’esterno, e in diverse condizioni di luce ambientale. Inutile dire che con buio totale il risultato sarà migliore. Nel complesso, anche spingendoci ben oltre i 50″, la qualità è decisamente interessante, anche all’esterno (in questo caso è d’uopo sottolineare che la riproduzione è piuttosto suggestiva).

Lo speaker integrato offre un audio abbastanza alto, ma in ambienti rumorosi oppure all’aperto si sente poco. Per sopperire a questo, potrete decidere di affiancare al proiettore uno speaker esterno tramite connessione Bluetooth. Il rumore sistema di riproduzione è piuttosto contenuto, durante la fruizione di contenuti con audio direttamente dallo speaker integrato non lo sentirete nemmeno, ma se deciderete di attaccare una cassa esterna potreste percepirlo.

L’interfaccia utente, come anticipato, è ottimizzata per consentire l’utilizzo del proiettore con il telecomando senza difficoltà. La Home consente di scegliere rapidamente come utilizzare il dispositivo: tramite connessione wireless (preventivamente configurata, chiaramente) oppure sfruttando l’ingresso USB C. Scegliendo la connessione senza fili potreste notare una latenza più alta, mentre con cavo non ci saranno problemi di sorta. Nel caso in cui non ci fosse una rete WiFi disponibile, il proiettore può fornire un hotspot per collegare le sorgenti di input.

Scorrendo la Home è possibile invece accedere alle applicazioni installate oppure ad Aptoide per installarne di nuove. Personalmente, ho scelto di scaricare unicamente l’applicazione di YouTube e quella di Netflix per non appesantire il sistema e credo di aver fatto bene perché ad oggi – dopo quasi un mese che utilizzo questo proiettore – non ho ancora notato rallentamenti.

Ho sfruttato BenQ GV1 quasi sempre collegato alla corrente elettrica, ma in alcune occasioni ho utilizzato la batteria. Ci mette circa 2 ore e mezzo per ricaricarsi completamente, mentre l’autonomia che offre è variabile: si va da un’ora e mezzo circa fino a poco più di due ore, dipende dall’a sorgente di input, dalle forme di connettività attive e dalla scelta di utilizzare o meno uno speaker audio esterno. Nota positiva: il proiettore non si surriscalda praticamente mai, nemmeno dopo più di tre ore d’uso prolungato.

Giudizio finale

Definire BenQ GV1 un semplice proiettore è riduttivo: secondo noi si tratta di un vero e proprio sistema di riproduzione multimediale, che offre una serie di possibilità. Super portatile (all’interno della confezione di vendita c’è anche una custodia) e sfruttabile anche a batterie: è perfetto sia per l’intrattenimento che per l’uso lavorativo.

BenQ GV1 non è un dispositivo economico, ma se deciderete d’investire in questo proiettore avrete a disposizione un sistema completo, performante e perfetto da mettere nello zaino e portare in giro.

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