Recensione POCO M7 Pro: il budget phone per eccellenza

Diamo uno sguardo al nuovo POCO M7 Pro, smartphone di fascia economica ma con caratteristiche molto interessanti.
Recensione POCO M7 Pro: il budget phone per eccellenza

Quando si testa uno smartphone da 200 euro, la vera sfida è provare ad immedesimarsi in un utente in terget con questa fascia di prezzo, lasciando da parte le proprie esigenze da appassionato e concentrandosi sugli aspetti più concreti. Approcciandomi al nuovo POCO M7 Pro 5G, ho voluto capire quali fossero i limiti e quali i suoi punti di forza di un dispositivo che punta ad essere il punto di riferimento per la fascia medio-bassa.

Design e costruzione

Il POCO M7 Pro mantiene la filosofia del brand: look moderno e materiali resistenti a un prezzo competitivo. Con dimensioni pari a 162.4 x 75.7 x 8 mm e un peso di 190 g, si presenta con una silhouette sottile ma robusta, comoda da maneggiare anche con una sola mano. Il frame è in plastica, ma la lavorazione opaca del retro restituisce una sensazione premium, riducendo le impronte e migliorando il grip. Tra l’altro, in questa colorazione verde oliva lo smartphone trasmette un certo carattere e resta ben distinguibile.

Un punto di forza è la certificazione IP64, che garantisce resistenza a polvere e schizzi d’acqua. In una fascia di prezzo in cui spesso questa protezione è assente, è un valore aggiunto non da poco.

Il display è protetto da Corning Gorilla Glass 5, ulteriore garanzia contro urti e graffi accidentali. Completano il quadro una porta USB-C, un jack audio da 3.5 mm per chi non vuole rinunciare alle cuffie cablate, e altoparlanti stereo per un audio più immersivo. Nel complesso, il POCO M7 Pro dimostra che anche uno smartphone economico può essere costruito con cura.

Scheda tecnica

Il POCO M7 Pro si presenta con una buona scheda tecnica per la fascia medio-bassa. Il display è un AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 1080 x 2400 pixel e refresh rate fino a 120Hz. Si tratta di un pannello di qualità, con supporto a Dolby Vision, HDR10+ e luminosità di picco fino a 2100 nit, che garantisce una visione perfetta anche sotto la luce diretta del sole.

Sotto la scocca troviamo il MediaTek Dimensity 7025 Ultra, un SoC octa-core a 6 nm con due core Cortex-A78 a 2.5 GHz e sei core Cortex-A55 a 2.0 GHz. Per quanto riguarda la memoria, la configurazione da noi testata ha 12GB di RAM e 256GB di memoria interna, si tratta della versione più avanzata tra quelle disponibili.

Tutti i modelli sfruttano memorie UFS 2.2, più rapide delle classiche eMMC e supportano l’espansione tramite microSD, lo slot condiviso con l’eventuale seconda SIM.

Scheda tecnica completa:

Caratteristica Specifiche
Display 6.67 pollici, AMOLED, 120 Hz (1080 x 2400 pixel), luminosità di picco 2100 nits
Processore MediaTek Dimensity 7025 Ultra (6nm)
RAM 6/8/12 GB
Storage Interno 128/256GB su memorie UFS 2.2
Fotocamera Posteriore Singola: 50 MP, f/1.5, 26mm (wide) + sensore di profondità 2MP
Fotocamera Frontale 20 MP f/2.5
Batteria 5110 mAh con ricarica rapida 45W
Sistema Operativo HyperOS basato su Android 14
Connettività 5G, Wi-Fi, Bluetooth 5.0, USB Type-C
Sensori Impronta digitale sotto il display, riconoscimento facciale, accelerometro, giroscopio, prossimità, bussola
Dimensioni 162.4 x 75.7 x 8 mm
Peso  190 grammi

Software e Prestazioni

Il POCO M7 Pro viene fornito con Android 14 e interfaccia HyperOS, la personalizzazione che troviamo su tutti gli smartphone Xiaomi, Redmi e POCO. L’interfaccia è fluida e ben ottimizzata, con animazioni morbide e una buona gestione della RAM, certo è facile con 12 GB a disposizione. Porbabilmente, ma non possiamo averne la certezza, la versione base da 6 GB non garantisce la stessa reattività e gestione delle attività in multitasking.

HyperOS mantiene il suo classico approccio, con una personalizzazione piuttosto profonda sia dal punto di vista grafico che nella gestione di menù e funzioni. Rispetto ai modelli precedenti, ho apprezzato la scarsa presenza di bloatware – le app preinstallate – e una gestione migliorata delle notifiche e dei permessi. Le app si aprono con un po’ di calma, il multitasking è gestito bene ma non possiamo pretendere un’esperienza estremamente reattiva, visto il processore di fascia medio-bassa e le memorie UFS 2.2.

C’è da dire che nel nostro uso quotidiano non abbiamo notato rallentamenti o bug significativi, che normalmente sono all’ordine del giorno su questa fascia di prezzo. Anche con un uso intensivo (social, videochiamate, streaming e qualche gioco) il POCO M7 Pro ha mantenuto temperature sotto controllo, segno di un buon lavoro sul sistema di dissipazione.

Fotocamere

Il comparto fotografico del POCO M7 Pro è basato su una singola – vera – fotocamera posteriore e un sensore di profondità:

  • 50 MP con apertura f/1.5, lente da 26 mm, autofocus PDAF e stabilizzazione ottica OIS

  • 2 MP per la profondità, utile per i ritratti

La fotocamera principale si comporta bene in condizioni di luce favorevole, con immagini dettagliate, colori vivaci e un buon contrasto. La messa a fuoco è spesso poco precisa, meglio accertarsi che il soggetto venga nitido, cliccandoci su. L’apertura ampia e la presenza della stabilizzazione ottica aiutano anche di notte, dove il rumore è contenuto e la nitidezza resta accettabile per la fascia di prezzo. Manca un’ultragrandangolare, che avrebbe completato l’offerta, ma su questa fascia di prezzo forse è meglio così, meglio concentrarsi su una sola ottica di miglior qualità.

La fotocamera frontale da 20 MP (f/2.5) offre buoni risultati per selfie e videochiamate. Anche in questo caso troviamo il supporto a HDR e Panorama, utile per includere più persone nell’inquadratura.

La registrazione video è limitata a 1080p@30fps sia sul fronte che sul retro: niente 4K, ma la qualità è comunque buona per l’uso social o personale.

Batteria e Ricarica

Uno dei maggiori punti di forza del POCO M7 Pro è la batteria da 5110 mAh, capace di garantire un’autonomia eccellente. In uso tipico, si arriva comodamente a due giorni pieni senza dover ricaricare, anche con refresh rate a 120Hz attivo.

In test più intensivi, con gaming, social, streaming video e navigazione GPS, il dispositivo ha superato le 7 ore di schermo attivo, posizionandosi tra i migliori della categoria.

La ricarica è solo cablata e raggiunge i 45W, che permettono di passare da 0 a 100% in circa un’ora. Non è il più veloce della categoria, ma è più che sufficiente per la maggior parte degli utenti. Manca, ovviamente, la ricarica wireless.

Conclusioni

Il POCO M7 Pro è uno smartphone che riesce a offrire più di quanto il suo prezzo faccia pensare. Il display AMOLED a 120Hz, il processore efficiente, la batteria di lunga durata e la presenza di caratteristiche “premium” come la certificazione IP64 e il vetro Gorilla Glass 5, lo rendono uno dei dispositivi più completi nei dintorni dei 200 euro. La versione 8/256 GB, quella di mezzo, si trova già su Amazon a 180€.

Certo, ci sono compromessi: niente NFC, niente fotocamera ultragrandangolare e video limitati al Full HD. Ma se si considerano le prestazioni generali, l’esperienza utente e la qualità costruttiva, il bilancio è nettamente positivo.

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