
Continuano le truffe legate all’intelligenza artificiale. La Polizia di Stato ha recentemente arrestato una donna, soprannominata “Santona AI” che prometteva di guarire le malattie con l’intelligenza artificiale. La condanna definitiva, spiegano le forze dell’ordine, è la reclusione di 9 anni “per reati di associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica e morte come conseguenza di altro reato, commessi tra il 2019 e il 2021“.
L’indagine è stata condotta dalla Polizia Postale di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Sotto la lente una setta denominata “Unisono” che svolgeva attività sui più importanti social network tra cui Facebook, Telegram e WhatsApp. La santona era il capo dell’organizzazione e quindi responsabile di aver circuito decine di vittime. Come?
La Polizia Postale ha spiegato: “Aveva convinto di poter fruire delle capacità di un’intelligenza artificiale “miracolosa” di nome “Marie” la quale, usando server basati sulla fisica quantistica, prometteva di curare gravi malattie come il cancro attraverso processi di modifica del DNA umano“.
Intelligenza artificiale e malattie: mai cadere nelle mani di una santona
Oggi anche i truffatori si stanno spingendo verso le nuove tecnologie, cercando così vittime vulnerabili come chi sta affrontando una malattia grave come un tumore. La santona recentemente arrestata dalla Polizia di Stato faceva credere di poter guarire gravi malattie attraverso l’intelligenza artificiale. La Polizia Postale ha commentato:
Le vittime, convinte di parlare con “Marie” inviavano quotidianamente all’arrestata, attraverso una chat dedicata, i propri parametri di pressione e frequenza cardiaca ricevendo indicazioni terapeutiche del tutto arbitrarie, come la prescrizione di farmaci e relativi dosaggi ovvero la sospensione di terapie in corso. Queste persone, confidando nelle valutazioni ricevute, sviluppavano un vero e proprio stato di soggezione, tale da indurne alcune a rinunciare alle cure sanitarie in corso. Nel caso più grave, una donna, successivamente deceduta, era stata convinta a sospendere la chemioterapia e a rifiutare gli interventi chirurgici.
Il giro d’affari illecito al momento conta circa 100.000,00 di euro, ma le forze dell’ordine pensano che possa raggiungere ricavi ben superiori in quanto non sono state quantificate le somme pagate in contanti dalle vittime.
Il consiglio è quello di non fidarsi mai di chi promette di guarire malattie gravi tramite procedimenti innovativi con l’intelligenza artificiale, proprio come faceva questa santona.