Domani inizia il tanto atteso Prime Day 2025, occasione sia per molti utenti di acquistare a prezzi competitivi che per molti cybercriminali di diffondere pericolose truffe a tema. L’allarme è stato lanciato dagli esperti di sicurezza di Check Point che stanno mettendo in guardia gli utenti da possibili cyberattacchi.
Il picco più alto è previsto da domani, 8 luglio, a venerdì, 11 luglio, date ufficiali del Prime Day di Amazon. Una ricerca specifica ha svelato “un forte aumento delle attività di phishing e domain spoofing collegate all’evento“. Nello specifico, nel mese di giugno 2025 sono nati oltre 1000 nuovi domini registrati che assomigliano a quello di Amazon.
Inoltre, l’87% di questi domini ha già ricevuto segnalazioni come dannosi o sospetti. Infine, le parole “Amazon Prime” compaiono in 1 dominio a rischio su 81. Insomma, dati che fanno accapponare la pelle e che sono presagio di pericolose truffe in agguato durante tutto il Prime Day 2025 e dopo.
Come proteggersi dalle truffe in agguato durante il Prime Day 2025
Proteggersi dalle truffe in agguato durante il Prime Day 2025 è fondamentale per tutti. Utenti esperti e non devono mantenere alta l’attenzione e il senso di allerta. Un atteggiamento critico nei confronti di qualsiasi comunicazione è buona abitudine visti i rischi a cui questi raggiri espongono le vittime.
I ricercatori di Check Point, nel comunicato stampa che abbiamo ricevuto, forniscono alcuni consigli per “rimanere al sicuro” durante il Prime Day. La prima cosa da fare è controllare bene gli URL e utilizzare solo il sito web ufficiale di Amazon o l’app, a questo indirizzo dove trovi le offerte Prime Day in anticipo. Grafiche strane o domini particolari che finiscono con .shop o .top sono pericolosi.
Inoltre, è importante non fidarsi mai di email o messaggi non richiesti, soprattutto se avvisano circa un’offerta imperdibile, troppo bella per essere vera. A questo è bene aggiungere anche forme di sicurezza avanzate che rendono più difficile agli attori malevoli il furto di identità, come l’attivazione dell’autenticazione a due fattori.