Pokémon Unite: perché ha tanto successo?

Quali sono le ragioni del successo di Pokémon Unite appena rilasciato per Nintendo Switch? Perché è diventato un fenomeno di massa?
Pokémon Unite: perché ha tanto successo?

Pokémon Unite trasforma le battaglie tra mostri in uno sport di squadra. Stiamo parlando del MOBA più interessante di tutti i tempi. Ma perché è diventato – in pochissimi giorni – il fenomeno del momento?

Pokémon Unite: il MOBA accessibile che piace

Giochi come League of Legends e Dota 2 sono molto popolari e lo sono stati per la maggior parte di un decennio. Ma possono anche essere impenetrabili per i nuovi giocatori e per le nuove leve: ci sono così tanti personaggi e strategie che capire cosa sta succedendo sullo schermo è una grande sfida.

Pokémon Unite mira a risolvere queste criticità. Non solo aggiunge i simpatici mostri al genere, ma anche alcune soluzioni intelligenti che semplificano il gameplay e rendono il tutto più accessibile. È un po’ come un mashup di un gioco di strategia e basket, ma con un Charizard in mezzo.

Per chi non lo sapesse, un videogame MOBA è una competizione in cui si gioca in cinque contro cinque e il cui l’obiettivo, di solito, è distruggere la base della squadra avversaria. Lo si fa formando una squadra di personaggi, ognuno con le proprie abilità uniche, che vengono usate per distruggere le torri e salire di livello in modo da aprire la strada nel territorio dell’ vversario. È un tipo di gioco lento e metodico ed è un genere che premia le decisioni intelligenti e i riflessi pronti.

Unite ha molti di questi elementi, tra cui un variegato cast di mostri tra cui scegliere. Charmander è un buon combattente a 360°,  mentre Venasaur è il migliore per gli attacchi a distanza. Ci sono personaggi di supporto e quelli progettati per la difesa. Curiosamente, molte delle creature si evolveranno nel corso della partita. È divertente iniziare come un piccolo Gible tozzo e finire la partita come un imponente Garchomp.

Ma quali sono gli aspetti più interessanti di Unite?

Tanto per cominciare, invece di cercare di distruggere la base degli avversari, si guadagnano punti. Per fare ciò, bisogna sconfiggere i pokémon selvatici che si generano nell’arena per guadagnare punti, i quali vengono portati in uno dei cerchi dell’obiettivo dell’avversario per ottenere il premio. Il processo è simile a come funzionano di solito i MOBA, ma è – allo stesso tempo – molto più semplice da capire.

L’altra cosa bella del gioco è che si ha un limite di tempo rigoroso. Mentre una partita di League of Legends può allungarsi fino a quasi un’ora se è molto combattuta, una singola partita di Pokémon Unite richiede esattamente 10 minuti. Allo scadere del tempo, la squadra che ha più punti vince.

Questa idea di snellire un MOBA non è esattamente nuova. Blizzard ci ha provato con Heroes of the Storm, e Riot ha fatto qualcosa di simile quando ha portato League of Legends sui dispositivi mobili con lo spin-off Wild Rift.

In questo momento, Pokémon Unite è disponibile con un download gratuito su Nintendo Switch, ma è destinato a diventare ancora più grande quando debutterà sui dispositivi mobili a settembre (con crossplay e progressione incrociata al momento del lancio).

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