Piracy Shield, la piattaforma creata per combattere la pirateria streaming dei contenuti sportivi protetti da copyright, ha trascorso un periodo burrascoso. Infatti, la Commissione Europea aveva apertamente espresso preoccupazioni sui metodi di blocco e non sono mancate le polemiche nel corso di questi ultimi mesi e dal suo avvio.
“La Commissione invita quindi le autorità italiane a garantire che il Piracy Shield operi con controlli e garanzie sufficienti per evitare overblocking e impatti negativi su informazioni che non costituiscono contenuti illegali“, era stato il messaggio chiaro delle autorità nei confronti di questo mezzo dedicato al blocco dei siti e dei domini illegali.
Nondimeno, ad oggi Piracy Shield ha trovato il consenso anche dell’Europa nella lotta alla pirateria streaming. FAPAV, Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, ha accolto soddisfatta “la risposta chiara e costruttiva della Commissione europea alla notifica TRIS – Technical Regulations Information System dell’Italia sulla regolamentazione AGCOM che disciplina Piracy Shield“.
Le parole della Commissione Europea su Piracy Shield e la lotta alla pirateria streaming
Nella lotta alla pirateria streaming con Piracy Shield, la Commissione Europea ha ribadito: “È importante garantire che i mezzi di ricorso a disposizione dei titolari dei diritti consentano un’azione tempestiva, che tenga conto della natura specifica della trasmissione in diretta di un evento“.
Roberto Viola, Direttore Generale per le Reti di comunicazione, i contenuti e le tecnologie della Commissione europea, in una lettera aperta ad Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, aveva scritto: “La Commissione accoglie con favore gli sforzi compiuti dalle autorità italiane nella lotta contro la pirateria online, che continua a destare grave preoccupazione per i settori creativi e sportivi in tutta l’UE“.
Tutto questo comprende anche gli ultimi traguardi raggiunti da Piracy Shield con nuove collaborazioni nella lotta alla pirateria streaming e riportate nella “Relazione annuale sull’attività svolta e sui programmi di lavoro” redatta da AGCOM: “L’Autorità ha rafforzato significativamente la propria azione grazie al cosiddetto ‘decreto Omnibus‘, che ha esteso l’ambito di intervento della piattaforma Piracy Shield anche ai fornitori di servizi VPN e DNS pubblici, ovunque residenti“.