La conferma è arrivata proprio in questi giorni. Nella lotta alla pirateria streaming, Piracy Shield finora utilizzata solo nell’ambito dello streaming sportivo, ora è stata estesa anche a film e serie TV. Ad annunciarlo in un comunicato stampa ufficiale è FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.
È stata volontà di AGCOM estendere i poteri di questa piattaforma, così da rendere sempre più difficile per i criminali del copyright diffondere i loro prodotti e fare cassa. Infatti, con la seduta di AGCOM del 31 luglio 2025, sono state approvate le modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online legate al contrasto dell’offerta illegale di contenuti audiovisivi.
“Tramite l’estensione della piattaforma Piracy Shield anche a film e serie tv, oltre che ad eventi sportivi, sarà possibile ‘spegnere’ in 30 minuti siti e applicazioni illegali che diffondono contenuti audiovisivi protetti da Diritto d’Autore“, ha dichiarato FAPAV nel comunicato stampa.
Piracy Shield: un altro traguardo contro lo streaming pirata
Con il consenso dell’Europa e questa modifica, Piracy Shield ha tagliato un altro traguardo contro lo streaming pirata di IPTV e Pezzotto. Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV, ha spiegato: “Con le modifiche approvate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, raggiungiamo un traguardo importante nel contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva, posizionando il nostro Paese tra le nazioni più innovative ed evolute a livello europeo in questo ambito“.
Uno dei punti forti è il tempismo dell’intervento. “Intervenire entro i 30 minuti per spegnere siti che diffondono illegalmente film e serie tv, oltre che eventi sportivi, è fondamentale proprio perché sino ad oggi il problema della tempestività di intervento ha permesso ai pirati e ai gestori di piattaforme illecite di migrare contenuti illegali da un sito ad un altro“, ha continuato Rossi.
L’altro aspetto fondamentale è la responsabilità degli ISP Provider. “Per contrastare il fenomeno della pirateria occorre che ciascun soggetto della filiera, dalla produzione alla diffusione dei contenuti audiovisivi e multimediali, faccia la sua parte per tutelare il Diritto d’Autore e l’intero comparto che rappresenta“, ha precisato il Presidente FAPAV.