Dopo l’estensione a serie tv e film, Piracy Shield ha potuto bloccare anche lo streaming pirata di X Factor. La richiesta è arrivata da Sky Italia che ha individuato un servizio illegale che trasmetteva costantemente le trasmissioni in diretta e on demand di Sky Uno, la casa del noto reality show musicale. Nel documento ufficiale si legge:
“È stata rilevata la fornitura sistematica e illegittima del canale Sky Uno (EPG n. 108), edito da Sky Italia srl, presso gli indirizzi internet/URL del servizio pirata segnalato. Sussiste pertanto la minaccia di un danno imminente, grave e irreparabile per Sky Italia srl, titolare esclusiva dei diritti del programma in questione“.
Secondo quanto dichiarato, si è anche valutata l’emergenza di azione da parte di Piracy Shield nel bloccare lo streaming pirata di X Factor 2025: “In considerazione dei tempi di messa a disposizione dell’opera e dell’esigenza di salvaguardare il valore economico connesso a tali diritti (che verrebbe inevitabilmente compromesso in assenza di un intervento a tutela del primo evento dalla concorrenza), si chiede all’Autorità di disporre, in via cautelare, la cessazione della condotta illegittima“.
Piracy Shield protegge X Factor 2025
Valutata la richiesta di Sky Italia, AGCOM ha emesso un’ordinanza di blocco cautelare che permetteva l’azione immediata di Piracy Shield sullo streaming pirata di X Factor 2025: “La Direzione ritiene che sussistano i presupposti per l’avvio del procedimento cautelare ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento. In particolare, per quanto riguarda il periculum in mora (pericolo di ritardo) , ciò è comprovato dal valore economico dei diritti lesi, il cui valore risiede proprio nella prima diffusione del contenuto audiovisivo“.
Inoltre, AGCOM ha anche aggiunto: “La ricorrente ha altresì chiesto ai destinatari del presente provvedimento di procedere, mediante successive segnalazioni, al blocco di eventuali futuri nomi a dominio, sottodomini o indirizzi IP, comprese varianti del nome o semplice declinazione o estensione, riconducibili ai medesimi contenuti e tramite i quali si verificano le violazioni“.