Più economici da produrre i nuovi cellulari UMTS

Da uno studio di Portelligent emerge che le aziende che sviluppano cellulari UMTS hanno ridotto in modo consistente nell'arco dell'ultimo anno i costi di progettazione, riuscendo nello stesso

Da uno studio di Portelligent emerge che le aziende che sviluppano cellulari UMTS hanno ridotto in modo consistente nell’arco dell’ultimo anno i costi di progettazione, riuscendo nello stesso tempo a far tesoro delle critiche dei consumatori, riguardo alla scarsa autonomia dei primi modelli lanciati sul mercato.

Prendendo in esame undici cellulari UMTS (di Nec, Motorola, Nokia, Sony Ericsson ed LG) lanciati sul mercato negli ultimi 18 mesi, Portelligent è arrivato alla conclusione che i modelli arrivati nei negozi a partire dall’inizio di quest’anno hanno in media un numero di componenti elettronici ridotto del 25 per cento rispetto ai precedessori. Il numero dei chip più costosi è inoltre calato del 50 per cento, grazie agli sforzi delle aziende che producono semiconduttori, che hanno sviluppato nuove piattaforme sulle quali basare la progettazione dei nuovi cellulari. Gli undici cellulari esaminati da Portelligent utilizzano quattro delle cinque principali piattaforme per terminali UMTS realizzate da Nec/Agere, Motorola SPS (ora Freescale), STMicroelectronics/TI e Ericsson Mobile.

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