Perché Samsung non riesce a raggiungere TSMC?

Secondo quanto si apprende, ecco le motivazioni per le quali Samsung non riesce a tenere il passo del chipmaker per eccellenza, TSMC.
Perché Samsung non riesce a raggiungere TSMC?

Perché Samsung Electronics non riesce a superare il gigante di Taiwan TSMC nella corsa alla produzione di chipset? Cosa c’è dietro? Scopriamolo insieme.

TSMC davanti a Samsung Electronics: le ragioni del successo

Negli ultimi anni, TSMC ha guidato il mercato dei semiconduttori con i suoi chip all’avanguardia e grazie alle capacità di produzione avanzate. Ora, un nuovo rapporto rivela alcune informazioni sul motivo per cui Samsung Electronics è in ritardo nel settore.

Secondo un rapporto pubblicato dal portale di NikkeiAsia, il vicepresidente del gigante tecnologico sudcoreano Lee Jae-yong era volato nei Paesi Bassi nell’autunno del 2020 nonostante la pandemia di coronavirus. L’alto funzionario ha fatto il viaggio per incontrare AMSL, che è l’esclusivo fornitore di apparecchiature per la produzione di semiconduttori.

Le apparecchiature realizzate dall’azienda sono fondamentali per le operazioni sui chipset di Samsung, al fine di realizzare prodotti all’avanguardia. Ma su un totale di 100 unità ASML spedite in tutto il mondo, più del 70% di queste è andato al rivale del marchio sudcoreano Taiwan Semiconductor Manufacturing Co.

Per chi non lo sapesse, TSMC è il più grande produttore di chip a contratto al mondo, è stato leader del mercato ed è anche il fornitore principale di varie realtà, Qualcomm in primis. Inoltre, il viaggio compiuto dall’esecutivo di Samsung significa anche il senso di crisi per l’azienda, secondo il rapporto. La crisi è probabilmente causata dalla perdita di terreno a favore di TSMC per i semiconduttori avanzati.

Al momento, il produttore di elettronica sudcoreano è alle prese con la produzione di massa delle CPU, che sono i componenti primari che alimentano gli smartphone moderni. Pertanto, perdere la quota di mercato nella produzione a contratto a causa dell’inferiorità dei prodotti all’avanguardia indebolirebbe la redditività competitiva del marchio nel mercato del settore.

Come andrà a finire questa vicenda? Quali sono i prossimi sviluppi in merito? Restate connessi per saperne di più.

Fonte: Asia Nikkei

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