La prima beta di questo nuovo corso è stata distribuita da poche ore, e non è proprio semplicissima da installare: costringe a ripulire e reinizializzare il telefono, e non permette di tornare a Cyanogen se non ripartendo di nuovo da zero. Inoltre non sarà aggiornata OTA, segno che si tratta di una versione sperimentale che sarà sfruttata soprattutto per raccogliere feedback e suggerimenti dai primi coraggiosi sperimentatori che decideranno di installarla.
Sul piano pratico non sembra altro che una versione pressoché base di Android Lollipop AOSP: le modifiche principali riscontrabili rispetto ad esempio a quanto si vede su Nexus 6 consistono nelle opzioni per utilizzare i tasti fisici o quelli software, sfondo personalizzato e poco altro. È solo il primo passo, come detto, e occorreranno probabilmente settimane prima di vedere una versione pronta per il grande pubblico.

oneplus one
Resta da capire se OnePlus deciderà la via dell'autarchia, sviluppando da sé tutto il software d'ora in avanti, o se ai clienti sarà offerta la possibilità di scegliere cosa installare sui propri smartphone. Non è improbabile che, quando sarà rilasciata la versione definitiva, basterà avviare un aggiornamento OTA per passare il proprio OnePlus One (e i futuri smartphone non ancora annunciati) ad Android Lollipop: sia che si tratti di Cyanogen 12S, sia che si opti per la ROM sviluppata da OnePlus.