Un cellulare che una volta gettato ‘fioriscÈ e si trasforma in un girasole, questa l’ultima idea a cui sta lavorando Motorola, con la collaborazione dell’azienda specializzata in polimeri Pvaxx Research & Development, che ha sviluppato una particolare plastica che si decompone una volta che il cellulare viene seppellito nella terra, quando si smette di utilizzarlo. Non è un caso che i cellulari siano diventati uno degli oggetti di utilizzo comune che più frequentemente vengono cestinati, a causa del loro breve ciclo di vita, legato al fatto che le aziende produttrici puntano alla sostituzione dei vecchi modelli sfornandone continuamente di nuovi, dotati di funzionalità sempre più innovative per catturare l’attenzione dei consumatori.
I ricercatori dell’Università di Warwick sono poi andati oltre, inserendo nei prototipi di cellulari realizzati con il nuovo polimero una finestra trasparente, in cui è visibile un seme che non germinerà fino a quando il telefonino non sarà dismesso. I primi esperimenti condotti dai botanici di Warwick hanno permesso di capire che il girasole è uno dei semi più indicati per lo scopo. Un portavoce di Motorola ha dichiarato che l’azienda non ha ancora deciso se ricorrere a questo nuovo polimero biodegradabile e che il possibile annuncio della sua adozione avverrà non prima del secondo trimestre del prossimo anno.