MacBook Pro: la produzione non riesce a tornare al top

Sembra che la produzione di MacBook Pro non tornerà più ai livelli pre-pandemia e pre-lockdown; questo è quanto si apprende dal report di DigiTimes.
MacBook Pro: la produzione non riesce a tornare al top

Brutte notizie dal fronte Apple; sembra che i fornitori e assemblatori di MacBook Pro in Cina stiano avendo ancora grosse difficoltà nel tenere il passo con la produzione. Stando a quanto emerge online, sembra impossibile che i livelli di produzione tornino allo scenario che avevamo pre-pandemia e pre-lockdown prima di luglio. Il motivo è evidente: carenza di manodopera e problemi logistici.

Sappiamo che i produttori di PC asiatici hanno riprese le attività normali dopo il rallentamento delle restrizioni, ma a Shangai, a causa della strategia “zero Covid”, ultimamente abbiamo assistito a scene degne di Black Mirror, con persone “in gabbia” e impianti chiusi per settimane. Si legge che le fabbriche lavorano al 10-20%. Questo è quanto afferma il rapporto del DigiTimes.

MacBook Pro: c’è ancora crisi, a quanto pare

Perché è così importante Shanghai? Semplice: in questa città troviamo Quanta Computers, il fornitore numero uno dei nuovi laptop premium della mela. La società non sta riuscendo a tenere il passo con la produzione a causa dei problemi sopra citati e ora si apprende che i tempi di consegna dei laptop sono slittati di 3-5 settimane. Pensiamo che ad oggi, metà maggio 2022, ci possono volere anche due mesi per avere un MacBook Pro configurato con M1 Max. A proposito, se cercate il modello Pro da 14″ con M1 Pro, sappiate che questo si trova a 2568,98€ in sconto su Amazon.

Si legge che le fabbriche risentono ancora delle restrizioni governative. Intanto, anche molti prodotti sono intrappolati nelle navi portacontainer a causa del blocco dei porti; la produzione dei singoli componenti sembra essere molto al di sotto delle aspettative.

Voi avete ordinato un Mac dal sito ufficiale con una configurazione premium? Se sì, quali sono i tempi di attesa stimati dal sito? Fatecelo sapere. Di fatto, diversi utenti hanno segnalato ritardi “cosmici” dai loro ordini fatti a marzo-aprile.

Fonte: DigiTimes

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