L'UMTS in Italia tra licenze e aspettative future

Il Ministro della Comunicazione
Maurizio Gasparri ha annunciato che il piano per allungare la durata delle licenze
UMTS è in pieno svolgimento e che dovrebbe vedere definitivamente la luce entro
fine anno o tutt’al più entro gennaio 2002. In questo modo il governo viene
incontro ad almeno una delle richieste dei vincitori delle licenze 3G, che,
visto il ritardo col quale partiranno i primi servizi UMTS, ne chiedevano quanto
meno l’allungamento. Di conseguenza le licenze dovrebbero passare dagli attuali
15 anni di durata, a 20 anni.

Ovviamente positive le reazioni
degli operatori. Tommaso Pompei, amministratore delegato di Wind, ha, però,
forti dubbi sull’effettiva possibilità che il mercato possa consentire il lavoro
di cinque gestori UMTS e sei gestori GSM. Secondo Pompei sono state assegnate
troppe licenze 3G, non solo in Italia, ma in tutta Europa, ben 69. Pompei crede
che in Italia un massimo di tre operatori riusciranno effettivamente a guadagnare
dall’UMTS, anche se si augura il contrario.

Per Pompei, il governo, oltre ad
aver allungato la durata delle licenze, dovrà impegnarsi in altre iniziative
per consentire di traghettare l’UMTS verso il successo. In particolare bisognerebbe
diminuire il regime fiscale nel settore ed intervenire sulle norme delle emissioni
elettromagnetiche, per consentire agli operatori, già vessati dalla crisi del
settore, di lanciare il servizio. Proprio sulla data di lancio Pompei si dice
certo che, prima della fine del 2002, si vedrà poco o nulla. Nel 2003, invece,
l’UMTS inizierà a diffondersi, per poi consacrarsi definitivamente nel 2004.
Difficilmente tale tempistica potrà essere accorciata.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti