La Commissione Europea ha ribadito
la propria posizione per non variare le condizioni delle licenze UMTS già assegnate
dai singoli stati membri, ma si è detta possibilista sulla condivisione delle
infrastrutture mobili tra diversi operatori e sulla vendita delle licenze stesse.
I termini delle licenze devono, in ogni caso, essere preservati assolutamente
per consentire una certezza legale ed un ambiente comune.
La Commissione studierà tutte le
proposte di condivisione delle reti che i singoli stati vorranno sottoporgli,
per consentire un più celere sviluppo delle future reti 3G. Inoltre la Commissione
incita i singoli governi a snellire le procedure per l’installazione delle nuove
stazioni radio base.
Proprio su questo argomento, intanto,
montano le polemiche in Italia, dove il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio
Gasparri, ha dichiarato che un’azienda non può legare il proprio nome ad una
campagna elettorale solo per accattivarsi questo o quell’ente locale: ‘Ognuno
– ha affermato Gasparri – si deve assumere le sue responsabilità. Sulle antenne
non si può dire sì o no in base alla cortesia di qualche azienda, che prima
della campagna elettorale offre un contributo e compare anche il logo di quell’azienda
su un depliant che invita alla manifestazione elettorale di un partito. Questo
non è molto serio. Se un’azienda in campagna elettorale sponsorizza una manifestazione
di partito, poi non si può essere più possibilisti sulla concessione di licenze
con quell’azienda. Stiamo attenti perché il Governo non accetterà questa situazione
e controllerà attentamente’.