Le pin-up della telefonia: le testimonial Tim (puntata riassuntiva)

Da "paperelle" a "stelline" grazie a uno spot. È quanto successo ad Adriana e compagne, salite agli onori della cronaca non tanto grazie a calendari,

Da "paperelle" a "stelline" grazie a uno spot. È quanto successo ad Adriana e compagne, salite agli onori della cronaca non tanto grazie a calendari, passerelle e trasmissioni tv (che le più non hanno poi sdegnato), quanto alla pubblicità.
L’essere il volto e (soprattutto) il corpo di uno spot è stata infatti la fortuna di una lunghissima lista di starlette nostrane e (soprattutto) straniere, che nei pochi secondi di pubblicità hanno potuto mettere in risalto quelle forme su cui, salvo eccezioni, avrebbero poi basato l’intera carriera. Il loro lato migliore, insomma.
Tra gli spot che garantiscono maggior fama alle testimonial ci sono, inutile dirlo, quelli relativi ai gestori di telefonia mobile. Il merito è ovviamente di Omnitel (poi Vodafone), Wind, 3 e Tim che, in piena estasi creativa, hanno deciso di infarcire gli spot di belle donne. Forse non originale, ma certamente efficace.
Ad alimentare la carica delle "prezzemoline" fuoriuscite dalla pubblicità è stata soprattutto la Tim, che ha saputo periodicamente "passare il testimone" della sua immagine da una bellezza all’altra. Di loro abbiamo già parlato nelle precedenti puntate del nostro speciale. Ora, come promesso, prima di passare alle testimonial degli altri gestori di telefonia, vi offriamo una panoramica riassuntiva di tutte le belle di casa Tim. Ma non perdiamo tempo e iniziamo il nostro viaggio… Il viaggio di Camilla sul "Tim Treno"

Tutto ha inizio nel lontano 1999 con una ragazza in viaggio su un treno.
Ve la ricordate? No? Vi dice qualcosa il nome Camilla? Bionda, occhi verdi, molto carina, simpatica e spigliata… Ancora nulla? Veniva "abbordata" da un giovane a cui rispondeva per le rime…

La bella Camilla
La bella Camilla
Camilla abbordata dal giovane
Camilla abbordata dal giovane
È impossibile non riuscire a ricordarsene: per molti mesi Camilla è stata la ragazza acqua e sapone che ha fatto sognare migliaia di adolescenti in giro per l’Italia tanto che a suo tempo il sito della Tim le aprì uno spazio dedicato per dialogare via e-mail coi fan.
Il successo dello spot fece conoscere al grande pubblico e portò (ma sarebbe meglio dire catapultò, almeno nel primo periodo) agli onori della cronaca la giovane interprete di Camilla: la bellissima Christiane Filangieri, terza all’edizione 1997 di Miss Italia e modella di professione, nello spot sempre ripresa in primo piano, per "nascondere" il suo fisico statuario: un metro e settantasei centimetri per 54 chili (misure 87-63-91).
Dopo il successo dello spot, Christiane ha intrapreso una carriera di attrice che l’ha portata a recitare in fiction come "La Squadra", "Perlasca" con Luca Zingaretti, "Sospetti 3" e seconda serie di "Amanti e segreti".

Un'immagine dalla campagna cartacea
Un’immagine dalla campagna cartacea
Un'altra foto dalla pubblicità su riviste e giornali
Un’altra foto dalla pubblicità su riviste e giornali Una lolita per la Tim

Siamo nel 2000 e la seconda tornata di pubblicità seriali della Tim segna una svolta nella scelta della protagonista. Sempre bella e giovanissima, la nuova testimonial si discosta infatti non poco da colei che l’ha preceduta. Nelle fattezze e nell’indole.
Se la "Camilla" della Filangieri, bionda e fisico da modella, aveva un look acqua e sapone e si caratterizzava per la dolcezza, la nuova fanciulla di casa Tim punta tutto sulla propria naturale sensualità… sbarazzina.
Castana, sguardo da cerbiatta, sorriso che cattura, labbra rosse e carnose, trucco giovanilistico e forme generose, la nuova testimonial si presenta come un vero e proprio concentrato di malizia da Lolita.

Sarah e il Nongiovane
Sarah e il Nongiovane
Un fotogramma dello spot
Un fotogramma dello spot
E lo sanno bene alla Tim, che non a caso giocarono sul fraintendimento e l’ambiguità negli spot, per la regia di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, con Sergio Castellitto, padre della giovane scambiato per amante. Ricordate? I due s’incontrano in un centro commerciale, lei saluta, "Ciao bello…". Sono al ristorante, tutti li guardano e commentano… Come dimenticarsi…
Danno invece libero sfogo alla fresca e frizzante bellezza della testimonial le pubblicità che la vedono corteggiata da un impacciato e timido Francesco Mandelli (il "Non giovane" di Mtv) per la promozione, se la memoria non c’inganna, dell’abbinata Tim Duetto più Autoricarica.
Protagonista degli spot era Sarah Felberbaum, giovane londinese di madre inglese e padre newyorkese da sempre residente a Roma, che all’epoca fece perdere la testa a molti maschietti di casa nostra (si veda il servizio fotografico che Maxim le ha dedicato) e fu una vera e propria "prezzemolina" dei programmi per giovani e non solo.
Modella dall’età di 15 anni, dopo il successo con la Tim, Sarah si avvicenda nella conduzione di numerosi programmi: fa una breve comparsata a Mtv, conduce su Rai2 "Top of the Pops", partecipa alla sit-com di Italia1, "Via Zanardi 33" e co-conduce l’edizione estiva di "Uno Mattina". Scompare poi dalla tv per tornare poi sul piccolo schermo con un ruolo da co-protagonista nella fiction di Canale5, "Caterina e le sue figlie", con Virna Lisi e Alessandra Martines.

Una foto tratta dalla campagna cartacea
Una foto tratta dalla campagna cartacea
Sarah nella campagna cartacea
Sarah nella campagna cartacea Per mare con le tre veliste

Nell’estate del 2000 la Tim prende la via del mare e inaugura quella che a tutt’oggi possiamo considerare la sua pubblicità seriale di maggiore successo. Stiamo (ovviamente) parlando degli spot con le tre veliste decise ad arrivare nel modo più assurdo possibile da Genova a Venezia: circumnavigando l’Italia in barca a vela, appunto.

La barca Goodbye
La barca Goodbye
La saga vede le giovani salpare nel maggio del 2000 dal porto di Genova a bordo della "Goodbye", una barca di 12 metri che, ogni tappa una gag, le condurrà in un interminabile viaggio tra nuove amicizie, curiosi incontri e rocamboleschi naufragi.
La formula piace e proprio mentre la barca sta per essere tirata a secco, la Tim fa il bis e si inventa un nuovo serial per il 2001. Le tre tornano in mare e vengono subito catapultate su una misteriosa "Isola che non c’è" (l’isola di Santo Stefano nell’arcipelago della Maddalena).

Un'immagine dallo spot
Un’immagine dallo spot
Le tre veliste
Le tre veliste
Perta, Cristiana e Gaia
Perta, Cristiana e Gaia

Le tre "sirene" non sono le protagoniste esclusive di questa seconda tornata di spot e anche in questo caso il serial diventa un vero e proprio tormentone, un "richiamo" a cui rispondono oltre due milioni di italiani, che mandano i loro Sms per partecipare al concorso "Trova l’isola che non c’è". Agli spot è infatti abbinato una gara a premi il cui obiettivo è ritrovare le tre ragazze disperse e individuare l’isola su cui sono finite.
Le protagoniste delle due serie di spot sono Gaia, Petra e Cristiana, tre giovani che interpretano se stesse e formano un gruppo ben assortito. La prima è carina e svampita, la seconda simpatica ed estroversa, mentre la terza è il "comandante" della barca, skipper nella finzione pubblicitaria come nella vita.
Cristiana Monina, a differenza delle sue due compagne, è infatti una vera velista. La sua è una presenza indispensabile dal momento che fin da subito l’avventura pubblicitaria si trasforma in un viaggio reale in giro per la penisola, con oltre 250.000 ragazzi in tutta Italia che hanno incontrato le tre "marinaie" nelle 18 tappe del Tim Tour.
Il ruolo degli altri due membri dell’equipaggio, Gaia Bermani Amaral e Petra Loreggian, è invece quello delle simpatiche "disturbatrici" (ma sarebbe meglio dire "casiniste"). Gaia e Petra
Gaia e Petra Gaia Bermani Amaral

Gaia è la più giovane, la più carina e la più capricciosa del gruppo… nonché quella che ha avuto maggior riscontro mediatico.
Boccoli biondo rame, grandi occhi scuri, fisico longilineo e curve un po’ acerbe da modella (50 chili per 1 metro e 73 centimetri), sensualità elegante e sbarazzina al tempo stesso, Gaia è nata a San Paolo (Brasile) da padre brasiliano e madre italiana. Fin da giovanissima si trasferisce in Italia, a Milano, dove inizia a lavorare come modella e testimonial per la pubblicità.
Nel 1999 lavora come vj per "Video Music", su Tmc2. Il successo arriva, inutile dirlo, proprio grazie alla pubblicità della Tim, dopo la quale inizia a fare il giro di tutte le trasmissioni televisive come ospite, ma non solo: conduce su Rai2 "Stracult" e su Italia1 "Mosquito". Nel 2003 è co-conduttrice con Charlie Gnocchi, il fratello meno famoso di Gene, e Joe Violante di "Fiesta". Dal 2003 e per due anni viaggia in lungo e in largo per il mondo grazie alla trasmissione "Stella del Sud". Nel 2005 fa il grande salto e debutta al cinema con il film "I giorni dell’abbandono", di Roberto Faenza, al fianco di Luca Zingaretti e Margherita Buy.

Un primo piano di Gaia
Un primo piano di Gaia
Gaia Bermani Amaral
Gaia Bermani Amaral

Petra Loreggian
È la più estroversa e simpatica della combriccola di "marinaie" di casa Tim, un vero concentrato di entusiasmo e divertimento.
Mora, generosa nelle forme e nell’eloquio, Petra nasce a Milano il 5 novembre del 1972.
La sua carriera è fin da subito legata alla musica. In contemporanea con il successo dello spot Tim, Petra inizia a condurre su Italia1 la prima edizione di "Rapido". Nell’estate del 2003 presenta con Gigi Carretta la rassegna dell’I-Tim Tour "Fatti sentire" e nel 2004 conduce il programma di moda "Fashion Tv", sul canale di Sky "Fox Life". Attualmente si può sentire Petra in onda su Rds.

Petra nello spot
Petra nello spot

Petra Loreggian
Petra Loreggian Vanessa alla ricerca dell’"Isola che non c’è"

Co-protagonisti del secondo serial dedicato alle tre veliste sono (nella finzione dello spot) tre aspiranti giornalisti incaricati da "Tv Sorrisi e Canzoni" di ritrovare le simpatiche "marinaie&qu

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