La stretta di WhatsApp sui cloni

Gli utenti che usano app alternative per chiacchierare si ritrovano temporaneamente fuori dal servizio.

A WhatsApp non va giù che qualcuno sfrutti il suo servizio senza passare per l’app ufficiale: per questo ha iniziato a bloccare per 24 ore gli account di coloro i quali utilizzano client alternativi, rimandandoli alle FAQ del servizio nel quale si chiarisce quale sia il motivo di tale decisione. Il problema, dicono, è la sicurezza.

Incriminata è soprattutto l'app WhatsApp Plus (ma non solo), che gode di una certa popolarità in virtù del fatto che è personalizzabile in molti dettagli e offre quindi maggiore flessibilità d'uso a chi decide di utilizzarla. WhatsApp, l'originale, chiarisce di non avere alcun legame con chi sviluppa quell'app e pertanto non aver modo di accertarsi della qualità e sicurezza del codice: "WhatsApp non può garantire che (il codice, ndr) sia sicuro e che le vostre informazioni private non vengano inoltrate a terze parti senza informazioni o autorizzazione".

La sicurezza e la privacy di questi meccanismi di messaggistica sono da tempo sotto la lente del pubblico, sia per le discussioni sull'affidabilità dei fornitori di questo servizio che per l'eccessiva invadenza dei servizi del controspionaggio occidentale. WhatsApp evidentemente preferisce sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo eventuali fughe di informazioni provenienti dal suo network ma non direttamente attribuibili alle sue responsabilità: poche settimane fa Snapchat, altro servizio di messaggi molto popolare negli USA, ha vissuto una vicenda simile proprio a causa di un client non ufficiale.

 

fonte: GSMArena
fonte: GSMArena

 

I motivi per optare per un client alternativo sono di solito la possibilità di personalizzare le emoticon o continuare le conversazioni anche su dispositivi diversi da quello registrato. Anche per questo, quindi, WhatsApp pare si stia organizzando: mettendo in piedi un servizio molto richiesto e molto atteso, un client via Web che permetterebbe di chattare anche via browser sul proprio PC e andrebbe a colmare un limite del servizio rispetto alla concorrenza.

[gallery_embed id=”137847″]

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti