IT-Wallet, svolta epocale: questi i documenti che saranno dentro lo smartphone

Svolta epocale per IT-Wallet: al via la sperimentazione per avere a disposizione ulteriori documenti dentro il proprio smartphone.

Il Garante Privacy ha detto sì alla sperimentazione di nuovi documenti da inserire all’interno di IT-Wallet dell’App IO. Questa svolta epocale permetterà ai cittadini di sfruttare questo portafoglio digitale per ulteriori documenti oltre a quelli già disponibili come Tessera Sanitaria, Patente di Guida, Carta Europea della Disabilità e Carta Giovani Nazionale.

Il Sistema IT-Wallet intende semplificare l’accesso ai servizi pubblici e privati, consentendo una gestione più sicura dell’identità digitale e dei documenti personali e facilitando l’interazione tra cittadini, amministrazioni pubbliche e aziende. Proprio come un portafoglio fisico, l’IT-Wallet conterrà documenti in formato digitale da esibire all’occorrenza. In futuro, il Sistema sarà progressivamente aggiornato per garantire la compatibilità con le soluzioni europee di identità digitale (EUDI Wallet)“, si legge in un comunicato ufficiale del garante.

Al momento, siamo in una fase di sperimentazioni per gli utenti che ne faranno richiesta. Scopri quali sono i documenti che potranno essere aggiunti al tuo smartphone con validità ufficiale e immediata.

IT-Wallet: quali documenti saranno aggiunti

Il Garante Privacy ha dato il via libera alla sperimentazione che permetterà agli utenti di aggiungere ulteriori documenti all’interno dell’IT-Wallet dell’App IO. Ecco quali sono i documenti che potranno essere aggiunti durante la fase di sperimentazione, secondo quanto pubblicato ufficialmente, oltre a quelli già disponibili:

  • indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), i cui dati sono resi disponibili dall’Istituto nazionale previdenza sociale (di seguito, INPS);
  • titolo di studio conseguito e iscrizione scolastica, i cui dati sono resi disponibili dal Ministero dell’istruzione e del merito;
  • titolo accademico conseguito e iscrizione all’istituzione di formazione superiore, i cui dati sono resi disponibili dal Ministero dell’università e della ricerca;
  • residenza, godimento dei diritti politici, iscrizione alle liste elettorali e soglie di età, i cui dati sono resi disponibili dal Ministero dell’interno.

Il Garante, nel dare parere positivo, ricorda che sarà chiamato a esaminare le misure tecniche e organizzative adottate da un decreto del Dipartimento per la trasformazione digitale per assicurare il rispetto dei principi del GPDR e garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi, all’esito della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati“, viene specificato nel comunicato ufficiale.

Fonte: Garante Privacy

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