Il recente lancio dei nuovi modelli di iPhone ha già generato maxi truffe in rete. Non hanno perso tempo quindi i cybercriminali che stanno sfruttando l’hype di questo evento per realizzare truffe vere e proprie che promettono il furto di denaro e di informazioni sensibili per generare altri raggiri mirati.
Tatyana Shcherbakova, Web Content Analyst di Kaspersky, ha commentato: “I cybercriminali approfittano dell’entusiasmo che accompagna il lancio di prodotti di grande richiamo, trasformando l’interesse dei consumatori in un’opportunità per violare i dati“. Ma cosa sta succedendo online e quali sono i rischi che corriamo se non facciamo attenzione?
“Abbiamo osservato un’evoluzione di queste tattiche, passate da semplici tentativi di phishing a siti web sofisticati che possono sembrare del tutto autentici. Gli utenti devono imparare a dare priorità alla verifica piuttosto che agire d’impulso, per restare al sicuro ed evitare di cadere vittime di queste minacce opportunistiche“, ha spiegato Shcherbakova.
Come funzionano le maxi truffe sui nuovi iPhone
Kaspersky ha registrato un picco elevato di maxi truffe legate in contemporanea all’avvio dei preordini per i nuovi modelli di iPhone. “Una delle truffe più diffuse prevede l’utilizzo di siti contraffatti che imitano lo store ufficiale di Apple, attirando gli utenti con l’offerta di preordinare l’iPhone 17 ‘prima che si esaurisca’“, si legge sul rapporto dei ricercatori. “In realtà, l’obiettivo è acquisire i dati delle carte di credito inseriti al momento del presunto acquisto“.
Inoltre, l’azienda ha aggiunto: “I cybercriminali stanno anche organizzando lotterie fraudolente che promettono iPhone gratuiti come premio. Agli utenti viene chiesto di compilare un sondaggio, fornire informazioni personali (come indirizzi e-mail, numeri di telefono, ecc.) e pagare una presunta commissione per la consegna o il servizio“.
Non mancano anche false opportunità per testare i nuovi iPhone che in realtà sono maxi truffe per ottenere dati di contatto, indirizzi di spedizione e denaro come una piccola commissione per le spese di consegna. Tutti elementi che rendono bene l’idea di come siano organizzati i cybercriminali oggi.