Il telefonino diventa una macchina fotografica

Gli MMS sono in dirittura di arrivo
anche nel nostro paese. Il loro lancio è già avvenuto in altri stati europei,
mentre servizi simili sono da tempo diffusi in Giappone e Corea del Sud. MMS
vorrà dire una larga serie di servizi a valore aggiunto fruibili dagli utenti
mobili, ma una delle killer application dei nuovi messaggi multimediali saranno
le immagini fotografiche.

Nulla potrà, infatti, controbattere
all’utilizzo di proprie foto, scattare con il palmare od il cellulare e spedite
ad altri utenti mobili o ad un PC. Il mercato del prossimo futuro dovrà necessariamente
passare per nuovi terminali mobili con foto camera integrata. Nessun costruttore
pensa, ovviamente, di soppiantare le macchine fotografiche, ma di fornire un
nuovo strumento multimediale nelle mani dei consumatori.

Primo esempio di tale possibilità
è stato dato da Ericsson, con il lancio del primo vero accessorio capace di
rendere un telefonino simile ad una macchina fotografica. Si tratta della prima
versione della Communicam, la MCA-10, che consente di scattare foto e spedirle
ad un indirizzo e-mail direttamente con telefonino. Nonostante le chiare limitazioni
di tale prima versione, già si intravedevano le possibilità insite nel sistema.
L’arrivo della nuova Communicam di Sony Ericsson congiuntamente al lancio del
T68i porta il settore della fotografia collegata alla telefonia ad un nuovo
passo. La Communicam MCA-20, infatti, fa divenire il T68i,
od il T68m
aggiornato, una perfetta macchina fotografica digitale di basso livello, con
la possibilità di scattare foto e spedirle ad altri telefoni compatibili o ad
un indirizzo e-mail.


Sony Ericsson T68i insieme alla Communicam MCA-20

Si tratta del primo passo verso
quello che gli MMS rappresenteranno per tale settore. Proprio il connubio T68i-Communicam
MCA-20 viene offerto come bundle iniziale dagli operatori che hanno lanciato
gli MMS per testare i nuovi servizi. Di prossimo arrivo, però, sono i terminali
con una foto camera digitale integrata, come il Nokia 7650
o il Sony Ericsson P800.
Per questo motivo di basilare importanza diventa anche la miniaturizzazione
delle foto camere digitali stesse.

Fujitsu è andata incontro alle
rinnovate esigenze del mercato ed ha presentato una nuova lente digitale CMOS,
sistema utilizzato per i nuovi sensori digitali per macchine fotografico, che
si basa sulla medesima tecnologia utilizzata per costruire il 90% dei processori
del settore informatico. Per questo motivo i sensori CMOS sono molto meno costosi
dei precedenti CCD, utilizzati da molte macchine fotografiche digitali di prima
concezione, ed anche molto più piccoli. I livelli di miniaturizzazione del modulo
micro camera MB86S02A sono tali da lasciare di stucco. Le dimensioni del sensore
sono lillipuziane. Misura, infatti, 7.80 x 6.98 x 3.95 mm, per un incredibile
peso di soli 0,32 grammi.

Le dimensioni non devono in ogni
caso trarre in inganno. Il nuovo modulo migliora enormemente anche la qualità
delle immagini, soprattutto in scarse condizioni di luce. Il sensore di Fujitsu
è il più piccolo e leggero del mondo e sarà utilizzato nella produzione dei
nuovi terminali dotati di foto camera integrata. La produzione di massa del
nuovo modulo inizierà in questo mese di giugno ed il target di vendita è di
500 mila pezzi al mese. In questo modo le prossime vacanze natalizie dovrebbero
registrare il vero boom nella vendita di terminali dotati di foto camera integrata.


Il minuscolo modulo CMOS di Fujitsu

Alcuni analisti sono, tuttavia,
in disaccordo con tale visuale, a causa dei tempi lunghi per garantire una certa
diffusione del nuovo servizio. Eppure gli MMS rappresentano una delle ultime
speranze per gli operatori mobili di porre rimedio al calo generalizzato del
guadagno medio per utente, l’ARPU, oramai in caduta libera da tempo. I maggiori
operatori europei puntano molto sulle foto via MMS e vedono con invidia al mercato
nipponico, dove un servizio simile, lanciato da J-Phone, operatore controllato
oltretutto da Vodafone, ha ottenuto un successo strepitoso, con 4 milioni di
clienti che si scambiano foto da un cellulare all’altro.

C’è da stare ben attenti, però.
Il mercato giapponese è radicalmente differente dal nostro, come dimostra anche
lo stentato avvio dei servizi i-Mode europei. Per questo motivo si dovrà andare
con maggiori certezze verso il lancio di servizi del genere e ci vorrà orientativamente
il 2005 perché la diffusione di terminali dotati di foto camera sia tale da
risultare significativa in termini economici e di mercato, con il 30% circa
degli utenti mobili che possiederanno un terminale di tale tipo. Questo perché
si dovrà superare lo scoglio iniziale di ogni nuova tecnologia, che porta le
persone a disinteressarsene fintanto che non raggiungano una certa diffusione.

Pare oltretutto che non tutti gli
operatori siano disposti ad offrire incentivi per l’acquisto di nuovi terminali
con foto camera integrata, cosa che farà ulteriormente rallentare la diffusione
di tali servizi, visti i costi iniziali dei terminali e del servizio in sé.
Le foto via MMS rappresentano una delle ultime possibilità per i gestori mobili
di incrementare significativamente le proprie entrate. Bisogna vedere se il
tutto si dimostrerà un fallimento come il WAP oppure se realmente sarà lo spunto
per l’arrivo della nuova generazione della comunicazione mobile.

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