Il telefonino diventa un giubbotto antiproiettile

A Naoaki Miyazaki, impiegato di un importante supermercato di Nagoya, in Giappone, sarà sembrato di vivere in un film, tanto è stata

A Naoaki Miyazaki, impiegato di un importante supermercato di Nagoya, in Giappone, sarà sembrato di vivere in un film, tanto è stata incredibile la vicenda che lo ha visto involontario protagonista. Miyazaki, infatti, era addetto al trasporto dell’incasso del supermercato insieme ad altri due colleghi quando è stato assalito da un rapinatore, un uomo coreano di 65 anni, armato di pistola, che ha cercato di farsi consegnare i quasi 100 mila Euro dell’incasso.

Al rifiuto dei tre il rapinatore ha esploso diversi colpi di pistola al loro indirizzo. Miyazaki ha creduto di non essere stato colpito, dato che non ha sentito nulla, ed ha velocemente disarmato e bloccato l’uomo con un calcio. Dopo di che si è reso conto di aver un buco nel cappotto, ma di non essere ferito. Incredibilmente, infatti, il proiettile era prima stato frenato da un block notes e da una calcolatrice e si era infine arrestato contro il telefonino dell’uomo. Miyazaki ha capito, quindi, che il cellulare gli aveva salvato la vita. È andata molto peggio ad uno dei due colleghi dell’uomo, che è rimasto gravemente ferito nella sparatoria. Ovviamente il telefonino era inservibile, ma Miyazaki sarà ben contento di comprarne uno nuovo.

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