Il mercato si preoccupa per l'incognita GPRS

Ormai siamo agli sgoccioli. La
lunga attesa per i primi cellulari GPRS è giunta a compimento. Entro il mese
di settembre, diversi costruttori lanceranno i loro primi terminali GPRS sul
mercato. Molti analisti si sono chiesti quale sarà la reazione dei consumatori,
i primi dati sono confortanti.

I primi cellulari GPRS di Ericsson,
il T39 e l’ R520,
stanno andando a ruba in tutti i paesi nei quali sono stati messi in vendita.
Una domanda, però, nasce spontanea. Può l’eventuale successo del GPRS mettere
in dubbio l’utilità effettiva dei servizi 3G ? Tutto sommato non ci vuole molto
a trasformare una tecnologia da entusiasmante a fallimentare. Si veda quello
che è accaduto al WAP e quello che sta accadendo al 3G, prima ancora della sua
uscita. Ma quali potrebbero essere i motivi per i quali, chi dovesse utilizzare
i servizi GPRS, potrebbe non ritenere utile il 3G ? Principalmente due: la velocità
di connessione elevata, che dopo l’iniziale limitazione potrebbe arrivare fino
a 70-80 kbps, ed i prezzi, certamente minori di un eventuale connessione 3G,
visto che non si è dovuta pagare nessuna licenza ultramiliardaria per implementarli.

Ovviamente, se prendiamo in esame
i servizi maggiormente pubblicizzati per il 3G, notiamo un notevole gap. Filmati,
giochi tipo PC, videoconferenza, etc. Ma, chi non dovesse ritenere di sua utilità
questi servizi multimediali, cosa farà ? Probabilmente si accontenterà del GPRS.
Per questo motivo gli operatori cercheranno di dividere effettivamente i diversi
mercati, GPRS e 3G, in modo tale che il primo non cannibalizzi il secondo.

I nuovi servizi a valore aggiunto
saranno in entrambi i casi basilari per le future entrate. Ad esempio, la clientela
business, potrebbe essere poco interessata al 3G, nel caso il GPRS riesca a
fornire tutti quei servizi corporate che non necessitano di una larghezza di
banda elevata, quale e-mail, agenda, organizer, etc. Inoltre, proprio i bassi
costi di implementazione del GPRS per gli operatori, rendono i servizi di questo
tipo subito redditizi. Al contrario, per far rendere una rete 3G, vi sarà bisogno
di diversi anni.

Si potrebbe pensare che gli operatori
si gettino da soli la zappa sui piedi, sviluppando il GPRS. In realtà non è
così. Il GPRS non è una minaccia, bensì una grande opportunità di crearsi un’immagine
di efficienza e qualità, in un mercato del tutto nuovo. Inoltre, il 3G è ancora
un futuro incerto, visto anche i ritardi annunciati, mentre il GPRS è realtà.
Insomma gli operatori non perdono nulla nell’offrirlo, tutt’al più ci guadagnano.
Una volta arrivati i servizi 3G, sarà più facile convertire chi si fosse trovato
bene col GPRS, al nuovo sistema. Il fatto di offrire, inizialmente, servizi
molto più avanzati del GPRS, a pezzi probabilmente minori, o addirittura gratis,
per promuoverne l’utilizzo, porterà molti affezionati utenti GPRS a cogliere
l’occasione al volo, per poi, quindi, ritrovarsi in mano un terminale 3G.

Offrire un servizio GPRS veloce
ed efficiente consentirà di creare la giusta aspettativa nella clientela, che
una volta assuefatta all’uso del GPRS ed una volta apprezzatone l’utilità, si
chiederà cosa ci possa essere di meglio, aspettandolo con ansia. Il 3G sarà,
appunto, meglio del GPRS. Da qui il passo sarà breve. Ecco perché, lo sviluppo
veloce ed efficace del GPRS, è tanto importante per tutti gli operatori mobili.
Insomma il GPRS verrà utilizzato come un vero e proprio aperitivo, per stuzzicare
l’appetito di comunicazione mobile degli attuali utenti. Il piatto forte, in
realtà, sarà il 3G.

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