Il mercato del Bluetooth ad una svolta

Dopo lo scetticismo dei mesi scorsi
e le affermazioni di tecnologia fallimentare fatte da alcuni addetti ai lavori,
il Bluetooth si è rivelato in realtà un sistema di successo. Frost
& Sullivan
ha effettuato uno studio sulle aziende produttrici di soluzioni
Bluetooth. Le vendite di dispositivi dotati di questa tecnologia procede celermente
ed i costi di produzione continuano ad abbassarsi.

Il settore è entrato in un periodo
di grande competizione, con le aziende che per prime sono arrrivate sul mercato
pronte a fronteggiare il ritorno dei maggiori colossi del settore. È il caso,
ad esempio, di Texas Instruments ed Infineon, che hanno entrambe affermato di
essere pronte a produrre un singolo chip CMOS, piuttosto che due chip, come
avveniva finora, per i dispositivi Bluetooth, ad un costo inferiore a 4 Euro
a componente, per la metà del 2003. CSR, la società leader del settore dei componenti
CMOS per dispositivi Bluetooth, non è sembrata particolarmente preoccupata per
questa scelta, anche se non vi sono dubbi sul fatto che la discesa in campo
di colossi del calibro di TI ed Infineon non possa fare dormire sonno tranquilli
ad i dirigenti di CSR.

Molte aziende più piccole, invece,
per evitare la concorrenza dei giganti del settore hanno tralasciato il mercato
dei cellulari, certamente più concorrenziale e si sono concentrate su quello
dei PC, dove le possibilità sono molto più ampie. Molte società stanno stringendo
accordi tra di loro, soprattutto per verificare la possibile doppia implementazione
di chip Bluetooth e 802.11b. Il problema principale è che tali tecnologie hanno
bisogno di fondi consistenti per lo sviluppo. Il mercato ancora non può soddisfare
le esigenze di tutte le società presenti. Necessariamente qualcuna dovrà ridimensionarsi,
visto che gli altissimi volumi di vendite non si raggiungeranno prima di due
anni.

Per il 2002 Frost & Sullivan prevede
50 milioni di chip Bluetooth venduti, anche se alcune stime pessimistiche vedono
tale cifra arrivare a soli 30 milioni di pezzi. Per i giganti del settore attendere
l’arrivo degli introiti non sarà un problema, mentre per le aziende più piccole
la situazione potrebbe farsi soffocante. La pressione del mercato su questi
primi colonizzatori sarà enorme e solo chi riuscirà a ritagliarsi una nicchia
di un certo livello riuscirà a sopravvivere.

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