Il Garante si pronuncia sulla propaganda elettorale sui telefonini

In vista della campagna elettorale per le prossime elezioni europee, il Garante ha diffuso in una nota le regole per il corretto utilizzo dei dati personali dei cittadini, che tengono conto

In vista della campagna elettorale per le prossime elezioni europee, il Garante ha diffuso in una nota le regole per il corretto utilizzo dei dati personali dei cittadini, che tengono conto dei nuovi mezzi di comunicazione tramite i quali sarà possibile effettuare le campagne elettorali.

Secondo quanto stabilito dal Garante, alla luce delle norme in vigore dal primo gennaio, non sarà consentita propaganda elettorale al telefono con voci preregistrate, mentre sarà ammessa con SMS, MMS, fax ed email esclusivamente con il preventivo consenso dell’interessato. Il materiale per la propaganda elettorale potrà essere inviato per posta senza preventivo consenso del destinatario solo se si utilizzano dati estratti da fonti ‘pubbliche’, a disposizione di chiunque. Il mittente dovrà però informare i cittadini dell’uso che verrà fatto dei loro dati personali.

In caso di telefonate a cittadini i cui nomi sono stati tratti da elenchi pubblici, chi chiama dovrà comunque specificare all’inizio della telefonata chi sta chiamando, perché e quali diritti ha chi risponde. Non sarà comunque concesso utilizzare sistemi automatizzati vocali senza consenso dell’abbonato. Messaggi via SMS, MMS, fax ed email sono consentiti solo col consenso dell’interessato prima di qualsiasi comunicazione.

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