I problemi del 3G prima del suo arrivo

Non passa giorno, oramai, che qualche analista non dichiari il proprio pessimismo sul futuro delle reti 3G. Stavolta l'occasione è stata la

Non passa giorno, oramai, che qualche analista non dichiari il proprio pessimismo sul futuro delle reti 3G. Stavolta l’occasione è stata la UMTS Mobile Internet Conference di Parigi. Molti esperti si sono susseguiti sul palco ed il giudizio era quasi unanimemente negativo per il bistrattato 3G.

I gestori sono entrati in un circolo vizioso, molti si trovano sull’orlo della bancarotta. Nelle stesse condizioni anche i costruttori di infrastrutture. Molti potrebbero chiudere i battenti entro pochi anni. Gli stessi operatori mobili potrebbero ridursi notevolmente di numero, lampante è l’esempio di Blu in Italia. Pare proprio che avere una rete mobile funzionante sia ormai un problema, visto l’andazzo generale e visti gli esempi inglesi, dove British Telecom sta tornando nel settore mobile come operatore 802.11b ed O2, invece, ha dato la completa gestione e posa della propria rete ad Ericsson.

NTT DoCoMo continua intanto a lamentarsi della scarsa accoglienza ricevuta dal proprio servizio 3G FOMA, basato sul sistema WCDMA proprio come il nostro UMTS. I problemi del FOMA sono ben noti: batterie dei terminali con durata ridicola, scarsa copertura, cellulari single mode. Per almeno due di questi problemi l’UMTS nostrano dovrebbe porre rimedio, visto che per la copertura entrerà in gioco la esistente rete GSM/GPRS e dato che i terminali stessi saranno dual mode.

Resta il nodo delle batterie. Molti analisti credono fermamente che il 3G non sarà adatto a servizi video multimediali a causa della scarsa durata delle batterie. I filmati renderebbero di fatto i cellulari inutilizzabili. Gli stessi terminali, sono un punto focale per il lancio commerciale dell’UMTS. Molti operatori hanno affermato di voler attendere un maggior numero di cellulari 3G disponibili prima di lanciare i servizi.

Solo H3G, con il suo marchio 3, dovrebbe partire commercialmente in Italia e Regno Unito entro dicembre. Per gli altri operatori ci vorranno i primi mesi del 2003, ma una prima fase di test, con la rete aperta a tutti, potrebbe avvenire anche prima della fine del 2002. H3G è riuscita a stringere un importante accordo con Nec e Motorola per la fornitura di diverse centinaia di migliaia di cellulari UMTS in esclusiva. Per questo motivo l’arrivo di 3 sul mercato pare ormai certo. Motorola stessa ha confermato che l’A830, primo cellulare UMTS della casa americana, è perfettamente funzionante e pronto per giungere sul mercato.

Il problema principale è, però, il suo interfacciarsi con le varie reti mobili. Infatti i network UMTS, GPRS e GSM, sotto i quali dovranno fungere tutti i cellulari 3G, sono molto diversi tra loro, anche internamente. Ovvero le varie BTS utilizzate dai gestori sono di varia fattura e costruite da aziende differenti, ragion per cui bisogna testarle tutte, onde evitare qualche problema software che obblighi il richiamo di migliaia di cellulari. Ecco perché il lancio su reti di gestori GSM con BTS tutte costruite dal medesimo costruttore, come il caso di Swisscom in Svizzera, sarà molto più semplice. Non resta che attendere finalmente, dopo tante critiche, che il 3G faccia il suo ingresso in Europa, per smettere di discutere sull’astratto e parlare di qualcosa di concreto, nel bene o nel male che sia.

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