I nuovi terminali 3G: sogno o realtà ?

Si avvicina sempre più la data di lancio dei primi
servizi 3G, soprattutto se pensiamo al Giappone o all’ Isola di Man, ma la quantità
di terminali disponibile sul mercato sarà molto esigua. Infatti, sebbene ormai
da oltre un anno quasi tutte le case produttrici abbiamo presentato sui propri
siti Internet o sulle riviste specializzate, foto dei nuovi cellulari 3G, adesso
che si tratta di andare al sodo, ben poche possono dirsi effettivament pronte.

NTT DoCoMo lancerà commercialmente il proprio sistema
3G, il FOMA, ad ottobre. Intanto il 30 maggio partirà la sperimentazione. L’azienda
giapponese aveva chiesto ad 11 costruttori di fornire terminali per il proprio
servizio 3G: di questi solo due hanno presentato i propri cellulari di nuova
generazione funzionanti, Nec e Matsushita, entrambi nipponici. Nokia, Ericsson,
Motorola e Siemens hanno gettato la spugna, preferendo concentrarsi sul GPRS
europeo.

Eppure proprio Nokia, in occasione del lancio del
primo cellulare WAP al mondo, il 7110, aveva diffuso le foto del suo terminale
3G a forma ovale. Dopo due anni il progetto è rimasto ancora sulla carta, e
fonti della società parlano di ritardi ulteriori. Forse dobbiamo aspettarci
un cambio nelle posizioni di vertice della telefonia mobile mondiale, con i
costruttori giapponesi in pole position rispetto a tutti gli altri.

Solo Matsushita ha speso per lo sviluppo dei suoi
terminali FOMA ben 46 milioni di dollari durante lo scorso anno. I risultati
sono però sotto gli occhi di tutti, il P2101V è un terminale perfettamente funzionante
dalle caratteristiche tecniche all’avanguardia, che verrà utilizzato anche nei
primi test della nuova rete e dei servizi. Probabilmente le case giapponesi
sono più avanti sul 3G anche a causa della decisione di NTT DoCoMo di lanciare
questi servizi due-tre anni prima di quello cha avverrà nei principali paesi
europei, mercati privilegiati dei maggiori costruttori.

Questo non toglie però che una
situazione di questo tipo porterà degli indubbi vantaggi ai giapponesi anche
nel momento del lancio dell’ UMTS in Europa. Forse i costruttori europei sono
consapevoli di questo, e stanno tentando di porvi rimedio tramite alleanze e
joint venture, come ha fatto Ericsson con Sony. Anche i problemi avuti da Nec
con i terminali forniti a British Telecom per l’ UMTS dell’ Isola di Man, si
dice siano in realtà una mossa di NTT DoCoMo per ritardare il lancio del 3G
in Europa. Nel nostro futuro ci saranno solo terminali 3G giapponesi? Vedremo
cosa accadrà nei prossimi mesi.

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