Che i telefonini non fossero un toccasana per la salute lo si poteva immaginare, ma fino ad oggi nessun studio era arrivato a certe conclusioni: i telefoni cellulari nei prossimi anni potrebbero uccidere più di fumo e amianto.
Un pericolo che non può essere sottovalutato vista la diffusione dei telefonini nel mondo e i circa tre miliardi di persone che oggi lo utilizzano.
A tale conclusione è arrivata una ricerca riportata dall’Independent svolta dall'autorevole neurochirurgo australiano Vini Khurana che negli ultimi sedici anni ha ricevuto 14 riconoscimenti internazionali.
Lo studioso suggerisce che le persone dovrebbero evitare di usare i telefonini il più possibile, mentre i governi dovrebbero agire affinché vi sia la minima esposizione alle radiazioni.
Usare il cellulare per dieci anni o più raddoppia il rischio di tumore al cervello, e visto che questo impiega molti anni per svilupparsi, non hanno molto senso gli studi svolti fino ad oggi che spesso non hanno evidenziato alcun legame tra telefonino e tumori.
Khurana riconosce l’utilità del telefonino, in certe circostanze può anche salvare la vita, ma osserva che vi è un crescente insieme di prove che confermerebbero il legame tra l'utilizzo dei telefonini e alcuni tumori al cervello.
Questo legame potrà essere provato in maniera definitiva solo nel corso del prossimo decennio, quando gli effetti dei cellulari saranno evidenti, ma allora sarà troppo tardi per porvi rimedio, quindi, conclude Khurana, è meglio adoperarsi oggi per evitare che il tasso di mortalità dovuto a tumori maligni al cervello provochi, tra alcuni anni, danni inimmaginabili.