Huawei Mate 40 forse arriverà in ritardo

Huawei confermerebbe che la gamma di flagship Mate 40 subirà un ritardo nella produzione e distribuzione a causa delle ultime sanzioni statunitensi.
Huawei Mate 40 forse arriverà in ritardo

Huawei annuncia che la produzione della nuova gamma di flagship appartenenti alla line-up  Mate 40 potrebbe subire un ritardo per via delle nuove sanzioni governative da parte degli Stati Uniti. Di fatto, privato del supporto di TSMC, il colosso cinese deve cercare altri fornitori per il suo SoC Kirin.

Proprio il mese scorso, gli USA hanno cambiato le regole relative alle esportazioni, al fine di  impedire ad aziende straniere di collaborare con il gruppo Huawei. TSMC infatti, adesso non può produrre più chipset per il produttore cinese; è in questo contesto che l’azienda adesso deve ricercare alternative e si sta preparando per riorganizzare la sua intera catena di produzione. Questo comporterà un ritardo nel lancio del Mate 40 sul mercato?

Secondo le informazioni riportate dal quotidiano Nikkei, Huawei avrebbe scelto di ritardare l’intera line-up di flagship di metà 2020, concentrando gli sforzi attuali nella ricerca di nuovi fornitori di SoC.

Secondo i media, Huawei starebbe valutando le potenziali interruzioni della catena di approvvigionamento; a ciò si somma la notizia secondo la quale avrebbe ridotto del 20% gli ordini dei componenti per i prossimi mesi. Una fonte interna afferma infatti che la produzione subirà un ritardo di almeno un mese… se non due.

Tuttavia la produzione della CPU Kirin 1000 a 5 nanometri sembrerebbe sfuggire alle ultime restrizioni emesse dal governo degli Stati Uniti d’America e il chipset sarà prodotto in quantità sufficienti per garantire la messa in vendita. In poche parole, il ban e le sanzioni attuali avrebbero giusto una minima influenza sulla nuova gamma Mate 40; ciò che preoccupa è dovuto al futuro dell’azienda. Uno dei fornitori di Huawei ha così dichiarato:

Uno dei motivi di questa pausa di produzione è che Huawei sta facendo l’inventario dei suoi chipset HiSilicon e sta studiando la possibilità di fare affidamento su altre soluzioni, come MediaTek e Qualcomm. L’esplorazione di altre alternative potrebbe portare a una riprogettazione delle parti meccaniche degli smartphone, che richiederà però ulteriore tempo.

In queste condizioni pertanto, la scelta del ritardo del device appare come un punto interrogativo. Secondo Nikkei il marchio potrebbe lanciarlo secondo la roadmap prevista, altre fonti invece, affermano il contrario. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.

Fonte: Nikkei

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti