Grindr: bug grave rende accessibili dati personali

Stando ad un'indiscrezione delle ultime ore, su Grindr era emersa una falla che consentiva di prendere il controllo di un account con una mail.
Grindr: bug grave rende accessibili dati personali

È stata scoperta su Gridr una vulnerabilità che consente, a chiunque conosca l’indirizzo e-mail di un utente, di reimpostare facilmente la password e rubarne l’account, oltre ad impossessarsi della sua casella di posta elettronica.

Grindr: brutto grattacapo per l’app

Oggi, la sicurezza informatica è più importante che mai, dato che affidiamo i nostri dati personali alle applicazioni che utilizziamo e ai servizi web. Tuttavia, alcuni social network presentano delle vulnerabilità, come quella emersa su Gridr e che ha permesso a malintenzionati di rubare gli account di ignari iscritti alla celebre dating app 

In poche parole, bastava che un utente con cattive intenzioni digitasse l’indirizzo email di un altro (ignaro) utente e chiedesse il cambio password; dopodiché, in automatico Gridr spediva il codice provvisorio sul browser utilizzato.

Fortunatamente, un esperto di sicurezza francese – di nome Wassime Bouimadaghene – ha scoperto la falla e ha cercato di segnalarlo ai piani alti di Grindr, avviando in questo modo la risoluzione del problema.

Siamo grati al ricercatore che ha identificato la vulnerabilità. Il problema segnalato è stato risolto. Per fortuna, riteniamo di aver risolto il bug prima che venisse sfruttato da malintenzionati.

Come parte del nostro impegno per migliorare la sicurezza e la protezione del nostro servizio, stiamo collaborando con una società di sicurezza leader, in modo da semplificare e migliorare la capacità dagli esperti di sicurezza di segnalare problemi come questi. Inoltre, annunceremo presto un nuovo programma di bug bounty che fornirà ulteriori incentivi ai ricercatori, per aiutarci a mantenere il nostro servizio sicuro in futuro.

Il bug, a quanto pare, è stato risolto velocemente, ma al momento non sappiamo ancora se la falla abbia comportato danni agli utenti.

Fonte: techcrunch

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