Graffiti in strada per scovare le W-LAN

La diffusione delle W-LAN sia in
ambito familiare che lavorativo ha portata alla nascita di un particolare metodo
di utilizzo delle stesse da parte di persone alle quali non sarebbe permesso
originariamente l’accesso. Il sistema del warchalking, come lo chiamano i suoi
inventori, consente, infatti, ai viaggiatori occasionali di capire dove sia
presente un sito Wi-Fi e se la connessione sia aperta a tutti, chiusa oppure
criptata. Il tutto avviene con una serie di simboli che i warchalkers segnano
su di un muro in adiacenza all’Access Point.

Lo strano sistema ha preso spunto
da ciò che avveniva durante la grande crisi degli anni ’30, quando i barboni
erano soliti indicare i luoghi ove si poteva avere un pasto gratis con dei murales
nelle vicinanze degli stessi. Tale pratica di marchio si sta velocemente diffondendo
negli USA ed in Europa nelle vicinanze di siti W-LAN. Addirittura esiste un
programmino ad hoc per Pocket PC compatibili con l’802.11b o l’802.11a, che
consente di identificare con certezza quale tipo di connessione sia disponibile
nelle vicinanze, nel caso ve ne sia qualcuna. In questo modo moltissimi siti
privati stanno diventando meta di pellegrinaggi da parte di possessori di PC
o palmari compatibili 802.11b e 802.11a, che possono, così, navigare e scaricare
la posta ad alta velocità, ovunque si trovino.

Sebbene non sia del tutto chiaro
se tale pratica sia del tutto legale, i simboli del warchalking si stanno diffondendo
a vista d’occhio ovunque sia presente un Access Point 802.11b o 802.11a. Sul
sito Internet degli inventori del sistema è addirittura possibile scaricare
un documento identificativo per controllare a quale simbolo si faccia riferimento.
In questo modo sarà semplice capire dove fermarsi per collegarsi ad una W-LAN
in maniera del tutto gratuita. Vista la scarsa diffusione delle W-LAN nel nostro
paese è improbabile che, almeno per ora, si possano vedere simboli del genere
sui muri delle nostre case, ma in futuro questo sistema potrebbe diffondersi
anche da noi, con il proliferare delle W-LAN basate sull’802.11b o l’802.11a.

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