Google aggiunge alla ricerca nuovi oggetti 3D AR

La ricerca di Google si arricchisce di nuovi oggetti 3D AR, compresi nuovi elementi anatomici con etichette; novità anche per gli sviluppatori.

Google ha presentato la novità relativa all’introduzione degli oggetti 3D AR all’interno dei risultati di ricerca durante l’annuale conferenza dedicata agli sviluppatori lo scorso anno. Quest’anno il Google I/O, durante il quale probabilmente sarebbero stati annunciati miglioramenti e ulteriori novità, è stato annullato ma la società ha comunque condiviso alcune notizie su questa funzione tramite un post pubblicato sul proprio blog.

Si tratta dell’introduzione di nuovi oggetti 3D, come ulteriori modelli anatomici e viste ingrandite delle cellule e di nuove funzionalità per il visualizzatore. In più il programma 3D e AR Early Adopters consentirà a più sviluppatori di costruire oggetti 3D per la realtà virtuale.

Oggetti 3D AR in Google Search: le novità

Grazie alla collaborazione tra Big G e Visible Body, oggi è possibile fare un viaggio virtuale nel corpo umano, visualizzando lo scheletro, i muscoli e molte altre parti del corpo nel visualizzatore 3D di Google. Ma ora ha preso il via anche un’altra collaborazione, con BioDigital, grazie alla quale la società aggiunge delle etichette ai suoi modelli, facilitando l’identificazione di specifiche caratteristiche scheletriche o circolatorie in un modello a grandezza naturale.

Google 3d

Per facilitare la scoperta di oggetti 3D, Google ha anche aggiunto un carosello di modelli correlati su Android, visibile nella parte inferiore dell’interfaccia del visualizzatore 3D. In questo modo è possibile scegliere un oggetto diverso facendogli prendere automaticamente il posto di quello precedente, senza dover impostare nuovamente la videocamera e scansionare di nuovo la tua stanza. In fase di sviluppo anche un’opzione di registrazione per condividere video AR sui social. Per sapere come vedere gli oggetti 3D leggi la nostra guida.

Come creare propri modelli 3D

Gli sviluppatori interessati a creare dei propri modelli 3D possono richiedere a Google di collaborare per aggiungerli ai risultati di ricerca. Tra i modelli 3D ai quali la società sembra essere particolarmente interessata ci sono quelli per negozi o produttori, personaggi o oggetti ispirati a film popolari e contenuti multimediali a scopo educativo, ovvero “più efficacemente comprensibili in 3D”.

Al momento non esiste un’interfaccia di sviluppo aperta con lo scopo dichiarato da Google di voler “garantire la migliore esperienza per gli utenti”.

Fonte: Google

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