Gli italiani non rinunciano ai telefonini e al Superenalotto

Consumi in calo, ma gli italiani non rinunciano ai telefonini e al Superenalotto.

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) indica che ad ottobre c’è stata una flessione del 2,1% per ciò che riguarda le quantità acquistate. Un dato che rafforza ulteriormente la tendenza al ridimensionamento dei consumi da parte delle famiglie che prosegue senza soluzione di continuità, è l’ottavo mese negativo consecutivo, dal mese di marzo 2008.

Il dato di ottobre dell’ICC continua a riflettere un’evoluzione negativa della domanda di beni (-3,1% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) a cui si è associata una modesta crescita per quella relativa ai servizi (+0,7%). Nei primi dieci mesi del 2008 la domanda rivolta al comparto dei servizi registra una flessione dello 0,6% a fronte del +2,3% dell’analogo periodo del 2007. Stesso peggioramento viene registrato nella media dei primi 10 mesi dell’anno anche per la domanda di beni (-2,7% a fronte del +0,8% per il 2007).

Interrompendo una tendenza che durava da mesi, la domanda di beni e servizi ricreativi fa registrare un aumento del 2,4% dovuto principalmente alla forte crescita della spesa per giochi a premi, in particolar modo del Superenalotto per il quale, a fronte del rilevante montepremi in palio arrivato ad oltre 100 milioni, la spesa è aumentata ad ottobre di circa il 230% rispetto alla media mensile degli ultimi due anni. Ad eccezione della domanda di supporti magnetici e digitali, le restanti componenti dell’aggregato confermano la tendenza negativa che ha caratterizzato l’ultimo biennio.

Anche nel mese di ottobre, la domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni si è confermata la componente più dinamica della spesa delle famiglie, con una variazione in termini reali del +6,6%, evoluzione a cui ha contribuito la tendenza decisamente espansiva degli acquisti di dotazioni per l’informatica e telecomunicazioni.

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