Ericsson realizza centro di ricerca in Cina

Sembra proprio inevitabile che una dopo l’altra,
tutte le aziende che hanno a che vedere con il mondo della telefonia cellulare
finiscano per essere allettate dalle straordinarie previsioni di crescita del
mercato cinese e che decidano di investire in questo paese.

Gli svedesi di Ericsson non potevano costituire
un’eccezione ed hanno annunciato di voler realizzare in Cina, insieme alla compagnia
telefonica Smartone
Telecommunications Holdings Limited, un centro di ricerca per lo sviluppo di applicazioni e servizi basati sulla
tecnologia GPRS, l’evoluzione dell’attuale sistema GSM che consente di migliorare
le prestazioni nella trasmissione delle informazioni.

‘Siamo fermamente intenzionati ad aprire altri
centri di ricerca in Cina, per sostenere lo sviluppo di nuove applicazioni nel
campo della trasmissione delle informazioni’, ha dichiarato Stephen Yeung, amministratore
delegato della filiale cinese di Ericsson. In Cina, come del resto anche nel
nostro paese, grande è l’attesa per la partenza dei servizi GPRS. Smartone
è da qualche settimana impegnata ad aggiornare la propria rete radiomobile,
in previsione dell’arrivo dei telefoni cellulari compatibili con questa tecnologia.

Nonostante si profili all’orizzonte l’arrivo dei
sistemi di telefonia mobile di terza generazione (in Italia avremo l’ UMTS)
secondo Ian Stone, funzionario per Ericsson in Cina, gli investimenti e le ricerche
per la tecnologia GPRS sono giustificabili. Non si tratta infatti di una tecnologia
di transizione, ma di uno standard che durerà per almeno 5 o 6 anni.

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