Come riconoscere un video generato dall'intelligenza artificiale

Come riconoscere video generati dall’intelligenza artificiale attraverso dettagli, movimenti e sfondi irrealistici.
Come riconoscere un video generato dall'intelligenza artificiale

Generare video con l’intelligenza artificiale è un processo sorprendente, perché consente di rendere reale, in pochi istanti, anche l’idea più particolare. Il rovescio della medaglia è un’espansione sempre più rapida della quantità di video presenti online, dove spesso diventa difficile distinguere ciò che è autentico da ciò che non lo è.

Sebbene non sempre perfetti e con risultati che variano da video a video, esistono piccoli dettagli che possono modificare la percezione del contenuto e aiutare a riconoscere quando un video è stato generato dall’intelligenza artificiale. Questi elementi, che riguardino il movimento delle persone o altri aspetti visivi, risultano particolarmente utili nei casi in cui i video siano estremamente realistici, tanto da rappresentare scene credibili della vita quotidiana.

Ecco, dunque, alcuni indizi che possono aiutare a capire se il video che si sta guardando è stato generato tramite intelligenza artificiale.

Come individuare i video generati dall’intelligenza artificiale

A oggi, non esiste una regola precisa per riconoscere con certezza un video generato dall’intelligenza artificiale. Questo perché i contenuti possono variare ampiamente in base allo strumento utilizzato, alla qualità dell’elaborazione, agli eventuali errori presenti o a particolari dettagli che, a volte, tradiscono la natura artificiale del video.

Come individuare i video generati dall'intelligenza artificiale

Nonostante queste differenze, ci sono alcune imperfezioni ricorrenti che si riscontrano con una certa frequenza, indipendentemente dallo strumento impiegato. Prima di analizzare quali siano gli indizi più comuni, è importante considerare che video generati con l’IA possono trovarsi ovunque: su TikTok, YouTube, in pubblicità online o su qualsiasi piattaforma digitale.

Considerando che, nel panorama attuale, immagini e video online rappresentano una fonte d’informazione influente e spesso percepita come attendibile, diventa essenziale sviluppare la capacità di distinguere i contenuti autentici da quelli generati artificialmente, così da interpretarli con maggiore consapevolezza.

L’intelligenza artificiale, se usata correttamente, può offrire contenuti di grande utilità. Tuttavia, conoscere gli indizi che aiutano a identificare un contenuto generato artificialmente è essenziale, non solo per un uso più consapevole della tecnologia, ma anche per evitare di cadere vittima di disinformazione, in particolare quando coinvolgono persone o eventi delicati.

I fallimenti dell’intelligenza artificiale

Quando si parla di indizi utili a riconoscere un video generato con l’intelligenza artificiale, si parte quasi sempre da un aspetto centrale: la presenza di fallimenti ricorrenti che accomunano molti contenuti di questo tipo.

Tra gli indizi più evidenti, vi sono movimenti o posizioni che vanno oltre le leggi della fisica, generando effetti visivamente sorprendenti ma impossibili nella realtà. Oggetti che cambiano direzione senza alcuna forza esterna, movimenti irrealistici, rotazioni innaturali o movimenti scollegati dalla scena possono indicare una generazione artificiale. Un esempio ricorrente è la presenza di una “movenza liquida” in oggetti che dovrebbero invece essere solidi, o viceversa. In effetti, su TikTok è possibile trovare, in alcuni casi, contenuti di intrattenimento appositamente realizzati per questa piattaforma, che includono tali dettagli. Pertanto, questi “errori” non si limitano ai soli video creati esplicitamente a scopo ludico, ed è proprio in questi casi che il riconoscimento diventa particolarmente rilevante. Ad esempio, se si osserva un video che mostra un incidente, un evento catastrofico o un contesto educativo, è importante capire se sia stato generato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. A tal fine, può risultare utile osservare se i movimenti di persone o oggetti appaiono fisicamente impossibili.

Questi tipi di anomalie rappresentano alcuni degli indizi più significativi e, ancora oggi, sono molto diffusi nei video generati con l’intelligenza artificiale. Pertanto, va sottolineato che, in molti casi, l’errore non è immediatamente evidente, potendo manifestarsi anche come un piccolo dettaglio fuori posto. Per questo motivo, è fondamentale valutare più elementi nel loro insieme, anziché basarsi su un singolo aspetto.

Nonostante il livello raggiunto dagli strumenti AI per la generazione video sia elevatissimo, la presenza di imperfezioni è ancora frequente. E quando il contenuto non è chiaramente etichettato come generato da IA, questi segnali diventano essenziali per distinguere il reale dall’artificiale.

Questione di qualità: i video generati con l’intelligenza artificiale

Gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per la generazione di video, così come quelli utilizzati per creare immagini, sono numerosi e molto diversi tra loro. Di conseguenza, anche i risultati ottenuti possono variare sensibilmente, influenzando la visibilità o meno degli indizi utili a riconoscere un contenuto artificiale.

In particolare, la qualità del video gioca un ruolo determinante: un contenuto generato con strumenti di bassa qualità tende a far risaltare in modo ancora più evidente alcuni errori tipici dell’IA. Fortunatamente, tali errori possono presentarsi anche in video di qualità più elevata. Tra questi vi sono trasformazioni illogiche o visivamente impossibili, come oggetti che si modificano senza una causa apparente, e transizioni disorganiche, prive di un senso narrativo coerente.

Questo tipo di anomalie è facilmente riconoscibile soprattutto se si confronta con video reali prodotti in contesti professionali, ad esempio contenuti giornalistici o divulgativi, dove ogni taglio, cambio di prospettiva o inserimento di elementi visivi segue una logica ben definita. La spiegazione tecnica alla base di queste imperfezioni risiede nel modo in cui l’intelligenza artificiale costruisce i video: fotogramma per fotogramma. Ed è proprio in questa modalità che, talvolta, si creano incoerenze, soprattutto quando manca una continuità visiva tra i frame.

Va comunque sottolineato che il prompt utilizzato per generare il video, ovvero il testo o le istruzioni inserite dall’utente, può influenzare in modo significativo la qualità finale. Oggi è possibile ottenere video quasi indistinguibili dalla realtà, ma, anche in questi casi, piccoli dettagli possono ancora tradire l’origine del contenuto. Ed è su questi segnali che è necessario concentrarsi.

Persone: errori nei volti

Una delle principali preoccupazioni degli utenti che guardano video online è riuscire a distinguere un contenuto reale da uno falso, soprattutto quando il video ritrae persone. I video generati dall’intelligenza artificiale vengono spesso utilizzati per creare contenuti falsi con l’intento di ingannare gli spettatori, ad esempio tramite profili falsi. Per questo motivo diventa fondamentale analizzare con attenzione i volti e le persone presenti nei video, per capire se si tratta di contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

Persone: errori nei volti

Oggi non si tratta più di avatar artificiali che sembrano provenire da mondi fantastici, ma di rappresentazioni estremamente realistiche. Tuttavia, è proprio nei dettagli, come le espressioni, i movimenti degli occhi, delle mani (quando visibili) e della bocca che si può notare la differenza tra azioni ed emozioni umane autentiche e quelle riprodotte artificialmente.

Anche se spesso questi indizi sono sottili, risultano, fortunatamente, piuttosto evidenti: labbra che si contraggono in modo innaturale, battito irregolare delle palpebre, espressioni che cambiano bruscamente da un estremo all’altro, occhi poco focalizzati o sfocature esagerate in varie zone del volto.

Ma non si tratta solo di aspetti visivi, anche l’associazione tra emozioni e azioni può mettere in luce la natura del video. Nonostante l’intelligenza artificiale possa interpretare e replicare dettagli specifici grazie ai prompt, molto spesso si riscontrano incongruenze tra movimenti e azioni rispetto alle emozioni che il video dovrebbe comunicare. Ad esempio, sorrisi forzati durante discorsi tristi o drammatici, espressioni esagerate in contesti non appropriati, e così via.

Questo difetto si collega anche a un altro elemento che può aiutare a riconoscere un video generato artificialmente, come scene esagerate e improbabili, dove ogni dettaglio, dalle emozioni alle caratteristiche di paesaggi, oggetti o persone viene enfatizzato in modo innaturale. L’esasperazione di questi elementi rende il contenuto distante dalla realtà e può facilitare il riconoscimento di un video prodotto dall’intelligenza artificiale.

Attenzione allo sfondo

Quando si cerca di capire se un video è stato generato dall’intelligenza artificiale, l’attenzione cade naturalmente sul soggetto in primo piano, ma spesso è proprio lo sfondo a rivelare la verità. Lo sfondo, sia nei video sia nelle immagini create dall’intelligenza artificiale, racconta molto. Questo perché, nella maggior parte dei casi, l’IA tende a trascurare i dettagli dello sfondo, concentrandosi soprattutto sulla corretta rappresentazione del soggetto principale.

Basta quindi spostare lo sguardo oltre il primo piano per notare stranezze come oggetti innaturali, elementi fuori posto o incoerenti, texture sfocata o completamente artefatte. Esempi tipici sono alberi che ondeggiano in modo irrealistico, mari che sembrano traboccare, decorazioni volanti e simili anomalie.

Va però sottolineato che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale ha raggiunto un livello altissimo e oggi è possibile ottenere video e immagini estremamente realistici. Nonostante ciò, restano spesso dettagli che tradiscono l’origine artificiale, come movimenti poco naturali, azioni innaturali del soggetto o texture sfocate che alterano paesaggi e volti.

Non è sempre semplice riconoscere questi segnali, soprattutto in un’epoca in cui la fruizione dei video è molto rapida. Per questo motivo, la regola principale è evitare di dare troppo credito a ciò che si vede online, mantenendo sempre un sano distacco, specialmente di fronte a contenuti particolarmente sorprendenti o legati a informazioni sensibili o persone.

In definitiva, l’attenzione ai dettagli rimane fondamentale, ma spesso, ancora prima di un’analisi approfondita, è proprio la sensazione di irrealtà a suggerire che il video non rappresenti una scena autentica.

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