Colpita e affondata un'altra organizzazione di streaming pirata in Italia

La Polizia Postale ha annunciato un altro duro colpo inferto a un'organizzazione di streaming pirata in Italia per la trasmissione illegale.

La Polizia Postale, in un comunicato stampa ufficiale, ha annunciato un altro traguardo nella lotta all’IPTV e Pezzotto illegali. Ancora una volta è stata colpita e affondata un’organizzazione di streaming pirata in Italia dedita alla trasmissione illegale di materiale protetto da diritti d’autore. Un ulteriore successo che si aggiunge ai precedenti successi di questi giorni.

All’esito di una complessa investigazione coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, la Polizia di Stato, ha messo in esecuzione un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale del Capoluogo etneo nei confronti di otto persone, alcune delle quali residenti all’estero, indagate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla diffusione illecita di palinsesti televisivi ad accesso condizionato (pay-tv), accesso abusivo a Sistema informatico e frode informatica“, si legge nella comunicazione ufficiale.

Durante le perquisizioni sono emersi dispositivi con materiale che conferma l’esistenza di una associazione criminale, descritta dalla Polizia Postale, “organizzata in modo gerarchico, con ruoli distinti e precisi (capo, vice capo, master, admin, tecnico, reseller), e con vertici presenti sul territorio nazionale (Catania, Roma, Siracusa e Brescia) e all’estero“.

Questo conferma quindi che lo streaming pirata ha sempre alle spalle un’organizzazione criminale. Quindi, il denaro speso per abbonamenti economici all inclusive finisce nelle mani di criminali senza scrupoli che potrebbero anche essere di matrice mafiosa oppure collegati allo spaccio di stupefacenti.

Quali piattaforme venivano trasmesse da questa organizzazione di streaming pirata

L’organizzazione di streaming pirata trasmetteva diverse piattaforme e i rispettivi contenuti protetti da copyright come Sky, DAZN, Mediaset, Prime Video e Netflix. Le sigle delle IPTV illegali utilizzate per la trasmissione ricordano alcune piattaforme legali: “NOWTV”, “UNITY”, “PLAYTV”, “PLATINUM”, “M&S”, “ENJOY” “MOMY” “HERMES”, “LUCKYSTREAMING”, “SKYNET” e “GOLDRAKE”.

Gli arrestati vengono dunque ritenuti da chi ha svolto le indagini, sulla base degli indizi raccolti, come una sorta di vertice del mercato illegale dello streaming italiano, che, oltre a promuovere e dirigere l’associazione a delinquere, delitto per cui si procede, decideva costi degli abbonamenti, sospensione del servizio e modalità di distribuzione, coordinando i singoli operatori sul territorio nazionale“, ha spiegato la Polizia Postale.

Probabilmente arriveranno anche notifiche agli utenti che hanno fruito dei contenuti illegali.

Fonte: Polizia Postale

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