Caricabatteria universale: l'UE accelera i tempi

Un caricabatterie universale, utilizzabile su tutti i dispositivi mobili, per tutelare l'ambiente: l'UE vuole raggiungere l'obiettivo in tempi brevi.

Non importa se Apple non ci sta e promette di fare da ostacolo: l’Unione Europea vuole che tutti i dispositivi mobili utilizzati all’interno del nostro territorio abbiano un caricabatterie comune, che possa ricaricarli tutti. Addio cavo Lightning e microUSB: l’unico standard potrebbe essere quello USB C. Una manovra che, principalmente, mira a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti generati proprio dall’obbligo del cambio di caricatore ad ogni nuovo dispositivo acquistato. Il Parlamento europeo chiede alla Commissione l’adozione di un atto delegato (a integrazione della direttiva 2014/53/UE) o una proposta legislativa dedicata entro luglio 2020.

Un solo caricabatterie all’interno dell UE

Entro la metà di quest’anno dev’esserci qualcosa di concreto: la proposta di adottare un solo caricabatterie per tutti i dispositivi mobili non dovrà rimanere inattuata. Sebbene attualmente i tipi di caricatori in commercio (sarebbe meglio definirli porte e adattatori, in realtà) siano solo tre, pare che questo non basti a garantire al consumatore la possibilità di compiere scelte ambientali sostenibili: solo con un caricabatterie standard sarebbe infatti possibile ridurre i rifiuti elettronici e non dover comprare nuovi accessori ogni volta che viene cambiato un dispositivo. Infatti, la proposta di legge dei caricatori standard dovrebbe essere affiancata a un’altra che obblighi alla vendita separata dei caricabatteria rispetto ai terminali: tutto senza gravare economicamente sulle spalle del consumatore finale. La misura coinvolgerà anche i sistemi di ricarica senza fili.

Naturalmente, il Parlamento è ben conscio che, come sottolineato anche da Apple, l’adozione di una misura drastica come questa potrebbe limitare la libertà d’innovazione. Pertanto, la legge relativa ai caricabatterie standard dovrebbe essere oggetto di riesame periodico, al fine di garantire che sia sempre aggiornata tenendo conto delle tecnologie più moderne.

Ci chiediamo, a questo punto, se Apple sarà realmente l’unico produttore che contesterà la decisione del Parlamento europeo: in ballo c’è molto di più della possibile eliminazione della porta Lightning, ma anche decine di sistemi di ricarica (con e senza fili) di tipo proprietario. Che ne sarebbe di loro? Uniformarli tutti potrebbe comportare una forma di regressione tecnologica? Nonostante il caricatore standard, sarebbe possibile continuare la produzione e distribuzione di sistemi proprietari, naturalmente dotati di cavo USB C? Per dispositivi mobili si intende solo smartphone e tablet oppure anche smartwatch? La questione è ancora poco chiara.

 

Fonte: Parlamento europeo

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