Si uniscono in coro le voci di chi esulta per la recente maxi operazione della Guardia Finanza contro IPTV e Pezzotto illegali. Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, ha ricordato che la pirateria è un reato. Inoltre, ha anche sottolineato che a seguito dell’intervento delle Fiamme Gialle ci sono 10 indagati e sono pronte multe fino a 5.000 euro per chi ne usufruisce.
Parole dure quelle del Commissario che però riflettono i toni oggi particolarmente accesi nei confronti di una piaga sociale che è stata presa di mira seriamente dalla legalità. Un ulteriore duro colpo contro chi distribuisce illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore, soprattutto quelli legati agli eventi sportivi, tra i più gettonati.
“La pirateria è un reato, non è un diritto, non è furbizia: è un furto“, ha pubblicato Capitanio su un post di LinkedIn. “Continua l’impegno della Guardia di Finanza contro la pirateria. Al momento sono 10 gli indagati per la vendita di abbonamenti illegali a piattaforme streaming“. Un risultato importante che sembra continuare a crescere.
Pirateria e multe: cosa rischia chi
Capitanio continua a sottolineare che la pirateria è un reato. Nel post pubblicato su LinkedIn ha anche commentato: “La maxioperazione che vede coinvolte quattro regioni – Sardegna, Puglia, Lombardia e Sicilia – ha fatto emergere un’ampia rete di collegamenti internazionali e che si estenderà anche a chi ha acquistato i pacchetti illeciti attraverso l’analisi dei flussi dei conti correnti degli indagati e l’analisi delle chat“.
Cosa rischia e chi? Per quanto riguarda chi offre e distribuisce contenuti illeciti perché protetti da copyright oltre 15.000 euro e fino a 4 anni di carcere. Per coloro che usufruiscono di questi contenuti, quindi per tutti gli utenti che hanno acquistato abbonamenti illeciti, multe fino a 5.000 euro.
Insomma, una punizione importante che sottolinea come la pirateria oggi sia sempre più perseguita non solo nel nostro Paese, ma anche a livello mondiale.