Brevetti: lo smartphone Samsung con display ovunque

L'idea in un brevetto depositato da Samsung: perché limitarsi a un design borderless, quando si possono mettere display su ogni lato dello smartphone?

Con il mercato mobile che si appresta ad accogliere entro i prossimi mesi i primi device dotati di uno schermo pieghevole, c’è già chi guarda oltre immaginando nuovi form factor. È il caso di Samsung, che nell’aprile scorso ha depositato presso WIPO (World Intellectual Property Organization) un brevetto in cui si descrive una tecnologia alquanto particolare: un display che copre quasi ogni lato del telefono.

Il brevetto Samsung: display ovunque

Il documento, intitolato “Display device and electronic device including the same”, reca la firma della divisione Display del colosso sudcoreano. È stato reso accessibile pubblicamente il 19 novembre e poi scovato dal sito olandese LetsGoDigital. Si parla di un pannello che estende il concetto già introdotto negli anni scorsi da Samsung con gli Infinity Edge, arrivando a coprire non solo i bordi laterali, ma anche quelli superiore e inferiore. Il risultato potrebbe essere uno smartphone con design simile a quello visibile nell’illustrazione seguente. Da verificare quanto un’interfaccia di questo tipo possa risultare user friendly.

Un'immagine estratta dal brevetto di Samsung

Gli schemi inclusi mostrano un pannello che si estende su tutto il profilo, lasciando solo la superficie posteriore e i quattro angoli privi del display. I rettangolo mostrati lateralmente rappresentano le icone delle applicazioni.

Un'immagine estratta dal brevetto di Samsung

Un altro concept mostra invece un dispositivo dalla forma esagonale, alquanto bizzarro se si pensa al form factor tipico degli smartphone odierni.

Un'immagine estratta dal brevetto di Samsung

Non è ovviamente da escludere la possibilità che l’idea rimanga su carta. Samsung, così come gli altri protagonisti del mercato, depositano continuamente brevetti e proprietà intellettuali con l’intento di tutelare un design inedito o un’intuizione dalla concorrenza, senza però crearne poi un prodotto da destinare alla vendita. Da un primo sguardo agli schemi contenuti nella documentazione risulta inoltre difficile immaginare come un dispositivo di questo tipo possa concretamente offrire un valore aggiunto nell’esperienza di utilizzo quotidiana. In altre parole, rischierebbe di essere etichettato come un esercizio di stile fine a se stesso.

Il concept risulta in ogni caso utile per capire come nei laboratori dei colossi hi-tech si continui a investire sulla ricerca di soluzioni in grado di introdurre un fattore di novità sul mercato. È infine doveroso precisare che gli autori sottolineano come la tecnologia descritta potrebbe essere destinata a prodotti di categorie diverse da quella relativa agli smartphone.

Fonte: LetsGoDigital

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