La massiccia diffusione della tecnologia Bluetooth,
che promette di semplificare la vita degli utenti con connessioni senza fili
che spianeranno la strada alla realizzazione di nuovi servizi ed applicazioni,
è stata ostacolata da diversi fattori. Oltre alle difficoltà di
implementazione a cui sono andate incontro le aziende che per prime hanno lavorato
a nuovi dispositivi Bluetooth, uno dei vincoli con cui tuttora devono fare i
conti rimane il costo dei chip Bluetooth, ovvero della serie di componenti elettronici
necessari per dotare di questa tecnologia i nuovi prodotti.
Ai costi attuali, gli analisti avvertono che è
poco probabile che la tecnologia Bluetooth riesca a diffondersi fra i consumatori.
Se il mercato è disposto a pagare circa 5 dollari per l’acquisto di un
chip Bluetooth, il suo costo si aggira ancora attorno ai 10-15 dollari, una
cifra non trascurabile per i bilanci delle aziende produttrici.
Philips Redman, uno degli analisti dalla Gartner,
sostiene che nonostante il potenziale di Bluetooth sia illimitato, nessuno dei
prodotti presentati negli ultimi mesi dalle aziende avrà successo se
i prezzi dei chip non saranno abbassati. Redman arriva alla conclusione che
Bluetooth passerà alla storia come una delle tecnologie più sopravvalutate
del secolo.
Di recente il produttore di componenti elettronici
Cambridge Silicon Radio ha annunciato una soluzione Bluetooth composta da un
singolo chip che potrebbe portare effettivamente a 5 dollari il costo di implementazione,
a patto che gli ordinativi da parte delle aziende del settore raggiungano le
decine di milioni di unità. Sebbene ci siano tutti i presupposti per
prevedere un rapido successo per Bluetooth, volumi del genere rimangono ancora
irraggiungibili, a meno che questa tecnologia non venga adottata dai produttori
di cellulari, gli unici in grado di alimentare la domanda nel breve periodo.