Arriva l'AI incentrata sulla privacy dove i tuoi dati non sono a rischio

Finalmente, diranno alcuni utenti, è arrivata una soluzione AI incentrata sulla privacy: scopri il chatbot che rispetta i tuoi dati.

Per molti utenti questa è una buona notizia. Finalmente è arrivata una AI incentrata sulla privacy. Si tratta di Lumo, un chatbot realizzato da Proton, famosa azienda impegnata nella sicurezza informatica, che promette di rispettare i tuoi dati personali offrendo comunque un servizio di intelligenza artificiale al passo con i tempi.

Abbiamo bisogno di un assistente AI costruito in modo responsabile, mettendo al primo posto le persone e la privacy“, si legge nel comunicato stampa ufficiale dell’azienda. “Ecco perché abbiamo creato Lumo: un assistente AI privato che lavora solo per te, non il contrario“.

Le caratteristiche di questa AI incentrata sulla privacy dell’utente? Proton ha specificato: “Senza registri e con ogni chat crittografata, Lumo mantiene le tue conversazioni riservate e i tuoi dati completamente sotto il tuo controllo, senza che vengano mai condivisi, venduti o rubati“. Un ottimo passo avanti in quanto a trattamento di dati e protezione.

Serve un’AI che metta al primo posto la privacy

Oggigiorno occorre un’AI di fiducia che non solo dica di mettere al primo posto la privacy, ma che lo faccia realmente. “L’intelligenza artificiale apre le porte a nuove opportunità, ma anche a nuove forme di raccolta dati. Poiché le alternative all’intelligenza artificiale generativa sono state finora limitate, dobbiamo tutti rischiare con aziende di intelligenza artificiale che sono per lo più possedute e gestite negli Stati Uniti o in Cina“, ha spiegato Proton.

Qual è invece la differenza di Lumo? Con questo chatbot, l’azienda ha affermato che “puoi godere dei vantaggi di un assistente AI avanzato senza il rischio che i tuoi dati vengano utilizzati in modo improprio“. In altre parole, ha reinventato da zero l’architettura di un assistente AI. I vantaggi?

  • Nessun registro.
  • Crittografia ad accesso zero.
  • Nessuna condivisione dei dati.
  • Non utilizza le conversazioni per addestrare il modello linguistico.
  • Si basa su modelli open source e opera da data center europei.
Fonte: Malwarebytes

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