Apple: sarà la REGINA dei chip a 5 nanometri del 2021

Secondo le stime di Counterpoint Research, sembra che Apple diverrà il cliente numero uno del chipmaker taiwanese TSMC nell'ambito dei chipset a 5 nm.
Apple: sarà la REGINA dei chip a 5 nanometri del 2021

La scorsa settimana, Counterpoint Research ha pubblicato alcuni dati relativi alle stime per l’industria dei chip nel 2021. Nel 2020, i ricavi dell’industria della fonderia di chip sono aumentati del 23%, raggiungendo la quota record di ben 82 miliardi. L’ente ha anche affermato che questo valore crescerà del 12% nel corso del 2021, portando le entrate a ben 92 miliardi di dollari. TSMC dovrebbe crescere dal 13% al 16% quest’anno: si noti che questo dato è coerente con il tasso di crescita complessivo del settore, mentre le entrate di Samsung nel 2021 dovrebbero crescere del 20%. Uno dei maggiori acquirenti di TSMC inoltre, è proprio Apple che, a quanto pare, quest’anno diverrà il più grande cliente dell’azienda.

TSMC: Apple sarà il maggior cliente del chipmaker di Taiwan

Ricordiamo che sia il chipmaker di Taiwan che il colosso sudcoreano sono leader nella fabbricazione di chipset a 5 e 7 nanometri.  Counterpoint Research prevede che, grazie ai chip A14 e A15 Bionic e al nuovissimo M1 per PC portatili e desktop, quest’anno Apple diventerà il più grande acquirente di unità a 5 nanometri di TSMC. In poche parole, il 53% della produzione del colosso asiatico sarà destinato al brand della mela morsicata.

Counterpoint ritiene che Qualcomm rappresenterà il ​​24% della produzione di chip 5 nm di TSMC anche perché Apple stessa pare che utilizzerà il modem Snapdragon 5G X60 dell’OEM americano all’interno del fantomatico iPhone 13 (o iPhone 12S che dir si voglia).

Ad ogni modo, i processori a 7 nm sono più ampiamente utilizzati. I due chipmaker producono una varietà di CPU a 7 nm, compresi quelli realizzati con EUV. La litografia ultravioletta estrema utilizza fasci di luce UV per incidere modelli estremamente sottili sui wafer per aiutare gli ingegneri a creare i circuiti stampati. Inoltre, l’utilizzo di EUV aiuta le fonderie a ridurre i loro nodi di processo agli attuali 5 nm. Questo, infine, permetterà di accelerare i tempi sulla produzione in serie delle unità a 3 nm.

Fonte: ITHome

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti