Il futuro che si sta prefigurando
vede all’orizzonte una serie di nuovi terminali mobili nei quali il traffico
voce sarà sempre meno basilare. A fare una parte rilevante saranno sempre più
i dati. Per questo motivo diventeranno molto importanti i metodi utilizzati
per immettere tali dati, sotto forma di testo, nei nuovi terminali mobili.
Finora i nostri cellulari venivano
utilizzati per scrivere qualche SMS, molto raramente qualche e-mail. In futuro
il tempo che passeremo a scrivere sui nostri telefoni sarà enormemente maggiore
di quello trascorso a parlare. Ecco perché è fondamentale che tale operazione
sia la più semplice e veloce possibile.
Negli attuali telefonini una grande
aiuto è stato dato dall’immissione del T9, software rivoluzionario che permette
di scrivere facilmente testi di media lunghezza. Si tratta solo di un palliativo,
però. È chiaro a tutti che i futuri smart phones non potranno fare affidamento
sul T9, almeno non per scrivere lunghi testi. Il settore dei PDA, più vicino
a quello degli smart phones, ha affrontato da tempo tale dilemma, e ne sta ancora
testando le possibilità.
Un metodo molto diffuso è il classico
Graffiti, software di riconoscimento che permette di scrivere lettere semplicemente
effettuando dei segni su di una data zona del palmare. Il sistema funziona alquanto
bene, tanto da porsi al centro di una <a href="/news.asp?n