L’ultimo ad arrivare ed il primo ad andarsene,
questo il triste destino del consorzio Anthill che ieri è stato escluso
dalla gara per le licenze UMTS, dopo l’esame da parte del Comitato dei ministri
delle domande di partecipazione degli otto concorrenti.
L’esclusione di Anthill, precisa in un comunicato
il Comitato dei ministri, è dovuta alla mancanza ‘di alcuni requisiti
formali, necessari per identificare compiutamente il soggetto concorrente, e
sostanziali, previsti dal bando di gara’, fra cui la presenza nel consorzio
di un socio con un’esperienza di almeno tre anni nel settore delle telecomunicazioni.
Nonostante la rassicurazioni del ministro delle
Comunicazioni, Salvatore Cardinale, che ha precisato che l’esame delle domande
di ammissione ha preso in considerazione tutti i documenti pervenuti, nel rispetto
dalle regole stabilite dal bando, Anthill ha annunciato che presenterà
un ricorso al Tar contro le motivazioni che hanno portato all’esclusione.
Sempre al Tar si è rivolto il Codacons per
la questione delle anticipazioni che erano circolate riguardo l’esclusione di
Anthill. ‘Non voglio entrare nel merito dell’esclusione ma l’anticipazione del
giudizio su Anthill ha creato una situazione di non ritorno – dichiara Carlo
Rienzi – presidente del Codacons – è come se in un concorso a un concorrente
venisse detto che è stato bocciato senza dargli la possibilità
di fare nulla’.