Android Pay sarà la piattaforma Google per i pagamenti

Mountain View non vuole restare indietro mentre la concorrenza si fa agguerrita. E offrirà l'e-payment come servizio su Android.

Google Wallet non è più abbastanza per Google. Mountain View ha intenzione di andare oltre e sviluppare un nuovo sistema per i pagamenti in mobilità attraverso l’uso dello smartphone. La competizione si sta facendo più agguerrita, nel settore sono arrivati anche l’Apple Pay e il Samsung Pay – presentato il 1 marzo a Barcellona – per cui Google non sembra aver intenzione di restare indietro.

Sundar Pichai
Sundar Pichai

Durante un’intervista rilasciata mentre si trovava al MWC 2015, Sundar Pichai (vicepresidente della divisione prodotti di Google) ha dichiarato che la sua azienda vuole sviluppare Android Pay: un nuovo sistema che permetta agli utenti il pagamento di prodotti e servizi senza carta di credito, ma usando i dispositivi mobili che montano il suo sistema operativo.
La soluzione a cui pensa Big G, però, tecnicamente si discosta un po’ dai metodi messi a punto da Apple e Samsung.

Il sistema, infatti, più che essere un servizio di pagamento “cardless” del tutto nuovo e proprietario, sarà molto probabilmente un pezzo di software open source – un framework si direbbe in gergo tecnico – che verrà integrato in Android e offerto attraverso una nuova API. Il che significa che potrà essere anche il sostrato su cui società terze potranno costruire propri sistemi, attenendosi alle linee guida fornite da Google.
Il nuovo Android Pay, più che un’app, sarà una vera e propria piattaforma che peraltro esisterà parallelamente a Google Wallet. Magari in futuro le due cose convergeranno (pian piano) ma dal principio saranno diverse e distinte.

Quando si parla di transazioni economiche la prima cosa di cui tener conto è ovviamente la sicurezza, ancor di più se si tratta di operazioni che avvengono wireless e “in the cloud”. Android – lo sappiamo – non è ben visto dal punto di vista della sicurezza dei sistemi, anche perché, tra gli OS per device mobili, è quello che subisce maggiormente attacchi.

Android Pay
Android + Money

Rispondendo alle domande dell’intervistatore Pichai non si è spinto troppo oltre, non è stato cioè troppo dettagliato nel descrivere Android Pay, ma si è limitato a dire che questa piattaforma avrà grossomodo le stesse funzionalità dei suoi diretti concorrenti e ha garantito che Google metterà tutto l’impegno possibile nel rendere sicure le transazioni. Ad esempio, per l’autorizzazione del pagamento il nuovo sistema userà un token usa e getta, che cambierà di volta in volta, ossia non potrà essere usato per più di una transazione: una soluzione questa adottata anche da Visa, MasterCard e American Express e che, in caso di un eventuale furto di codice, può compromettere non più di un’operazione di pagamento, anziché l’intero conto bancario a cui è associato il profilo dell’utente. Altre due importanti scelte saranno l’adozione di un’interfaccia che permetta il dialogo tra Android Pay e un rilevatore di impronte digitali e la decisione di mantenere solo ed esclusivamente sul dispositivo le informazioni sensibili o di carattere riservato.

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