Anche Facebook avrà il proprio smartwatch

Facebook sta lavorando per lo sviluppo di uno smartwatch proprio utile tanto per servizi di comunicazione quanto per il tracking di parametri fisici.
Anche Facebook avrà il proprio smartwatch

Anche Facebook porterà sul mercato il proprio smartwatch. L’ipotesi era nell’aria da tempo, ma le conferme stanno ora arrivando attraverso nuovi rumor che il gruppo di Menlo Park si bada bene dal commentare. Nessuno statement ufficiale, insomma, per quella che è una notizia per ora sufficientemente vaga: semplicemente entro un anno Mark Zuckerberg sarebbe pronto a rilasciare il proprio dispositivo indossabile con il quale tentare probabilmente di erodere mercato ad Apple Watch e dar vita ad uno strumento dedicato per i propri servizi di comunicazione.

Facebook, smartwatch in arrivo?

Difficile fare previsioni, però: Facebook ha più volte tentato la via dell’hardware senza mai realmente incidere. Ne siano esempi Portal e Oculus, due nomi che pur forti dell’arsenale di Zuckerberg non hanno mai saputo svettare. La forza del gruppo, infatti, è tutta nei servizi che è in grado di erogare, ma al di fuori degli stessi non ha finora saputo trovare un’identità sufficientemente forte da poter incarnare in un dispositivo quel che è lo spirito di Menlo Park.

Secondo quanto trapelato, Facebook sarebbe al lavoro su uno smartwatch su base Android, focalizzato su comunicazione e “salute”. Con ogni probabilità su quest’ultimo termine si possono accentrare sensori di rilevamento che trasformano il device in un fitness tracker, rilevando stress (saturazione) e battito cardiaco o monitorando le fasi del sonno. Il tema della comunicazione, invece, è una prateria che Facebook ha buon gioco a cavalcare: tanto il social network quanto Messenger e WhatsApp rappresentano cavalli di battaglia di grande popolarità sui quali poter costruire qualcosa di utile. Ma perché sviluppare un hardware proprio quando sarebbe meno rischioso portare medesimo servizio su piattaforme altrui?

La sensazione è che sia tutta una questione di controllo e gestione dei dati, così che Facebook non debba sottostare ai diktat Apple (con cui sta aprendo contenziosi sempre più seri) e possa così svincolarsi dall’egemonia dell’Apple Watch sul settore.

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