Acque agitate in casa Wind, sotto inchiesta i vertici dell'azienda

Nuovo colpo di scena nella infinita storia del passaggio di Wind nelle mani dell'egiziano Naguib Sawiris

Indagati per corruzione i vertici di Wind nell’ambito dell'inchiesta giudiziaria sulla compravendita dell'azienda telefonica da parte di Orascom, potente operatore telefonico egiziano controllato da Naguib Sawiris. Il colpo di scena era nell'aria da qualche giorno dopo che la Procura di Roma aprì un fascicolo sulla vendita di Wind da parte di ENEL a seguito della inchiesta-denuncia della trasmissione "Report". In breve a Sawiris, Benedetti, Gubitosi e Conti si imputa il pagamento di una tangente di 97 milioni di Euro per spingere i vertici ENEL nella scelta di Orascom come acquirente di Wind ai danni dell'americana Blackstone. Testimone, ora reticente, nel corso della puntata incriminata di Report fu Tommaso Pompei, allora Amministratore Delegato di Wind, che intervenne nella trasmissione in forma anonima scoperchiando il calderone, mentre adesso, sentito dai pubblici ministeri romani, dice di essere stato frainteso. Così facendo si è guadagnato un iscrizione anch'esso al registro degli indagati per reticenza ed ha fatto capire ai PM di essere sulla giusta strada. Nuovi sviluppi della vicenda sono attesi nelle prossime fasi dell'inchiesta.

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