Access Point in movimento per combattere gli hacker

Sta suscitando sempre più preoccupazione la crescente attività di pirateria messa a punto da diversi hacker che girano per le maggiori città

Sta suscitando sempre più preoccupazione la crescente attività di pirateria messa a punto da diversi hacker che girano per le maggiori città statunitensi ed europee alla ricerca di Access Point 802.11b incustoditi, dai quali collegarsi ad Internet o tramite i quali accedere alle W-LAN di aziende, rubando anche piani industriali e documenti riservati.

Per combattere questo fenomeno, KPMG, una azienda londinese di consulenza, ha sviluppato un nuovo sistema detto Honeypot. Il sistema, in pratica, consiste in una serie di notebook dotati di PC Card Wi-Fi Prisma, che possono fungere anche da Access Point. In questo modo un ufficio dotato di una serie di questi notebook può confondere l’eventuale hacker semplicemente facendo variare più volte la natura di ogni notebook, rendendolo un Access Point e cambiandone di seguito la configurazione.

Per i pirati informatici sarà, quindi, difficile collegarsi con certezza ad un Access Point, dato che questi cambierà molto spesso natura. Più che la paura della pirateria, però, a spaventare è la pratica del warchalking, che consiste in una serie di segni che indicano la presenza di un Access Point ad altri utenti comuni, non solo ai pirati. KPMG condurrà delle prove del nuovo sistema e se queste saranno soddisfacenti inizierà la commercializzazione dello stesso Honeyspot nei prossimi mesi.

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