
La società di cybersecurity NordVPN ha scoperto, grazie a una recente ricerca, che quasi 94 miliardi di cookie sono in vendita nel dark web. Questa scoperta sottolinea quanto gli utenti vittima di questa fuga di dati siano in pericolo. Nello specifico, all’interno di questi dati rubati si possono trovare molte informazioni personali e sensibili.
Adrianus Warmenhoven, esperto di cybersecurity di NordVPN, ha affermato: “I cookie possono sembrare innocui, ma nelle mani sbagliate sono le chiavi digitali delle nostre informazioni più private. Quello che era stato progettato per migliorare l’esperienza utente è ora una vulnerabilità crescente sfruttata dai criminali informatici di tutto il mondo“.
E c’è anche un altro problema che riguarda gli utenti stessi: “La maggior parte delle persone non si rende conto che un cookie rubato può essere pericoloso quanto una password compromessa. Una volta intercettato, un cookie può dare agli hacker accesso diretto agli account e ai dati sensibili, senza bisogno di effettuare il login“.
In altre parole un cookie rubato e presente nel dark web equivale a password compromesse che permettono ai criminali l’accesso a tutto ciò che abbiamo di personale sui nostri dispositivi. Ecco perché è importantissimo sapere come difenderci da queste minacce e prevenire furti di questo tipo.
Come proteggere i propri dati evitando che i cookie finiscano nel dark web
Molti si staranno chiedendo come è possibile evitare che i cookie finiscano nel dark web proteggendo quindi i propri dati. Warmenhoven ha spiegato: “Di solito le persone chiudono il browser, ma la sessione è ancora valida e il cookie ancora presente. Se non si puliscono mai i dati del sito, la sessione sarà valida finché il proprietario del sito la riterrà sicura“.
Quindi, nello specifico: “Adottare precauzioni fondamentali, come usare password robuste, attivare l’autenticazione a più fattori (MFA) e mantenere alta l’attenzione online, può ridurre significativamente il rischio di cadere vittima di attacchi informatici“.