Secondo gli ultimi dati oltre 8230 violazioni informatiche hanno portato a più di 345 milioni di dati violati nella prima metà del 2025. Queste informazioni dovrebbero spaventarti e spingerti a trovare un sistema in grado di proteggerti. Infatti, secondo i massimi esperti di cybersecurity, proteggere le proprie informazioni sensibili e la propria identità digitale ha la priorità assoluta.
“Con l’aumentare dell’audacia dei criminali informatici e l’aumento dell’innovazione nei metodi di violazione, le violazioni dei dati sono diventate non solo un problema tecnologico, ma una crisi aziendale, legale e di fiducia pubblica“, ha spiegato Rajesh Namase, imprenditore digitale e fondatore di SG Magazine.
NordVPN, in un comunicato stampa dedicato a questo tema, in occasione della giornata internazionale della VPN, ha dichiarato che se questo trend continuerà, entro dicembre 2025 supereremo il totale di 512 milioni di dati violati nel solo 2024. Una notizia che fa accapponare la pelle se si pensa che al loro interno ci potrebbero essere le nostre informazioni sensibili e, come nel caso degli hotel attaccati, anche i nostri documenti di identità.
Perché aumenta il numero di dati violati e come proteggerli
Marijus Briedis, Chief Technology Officer (CTO) di NordVPN, ha spiegato perché il numero di dati violati aumenta vertiginosamente: “Ogni interazione online lascia una traccia. Quando questi dati finiscono nelle mani sbagliate, che si tratti di un broker di dati, un criminale informatico o un’app non protetta, le conseguenze possono essere irreversibili“.
Briedis ha anche aggiunto: “La gente pensa alla privacy come a un vezzo. Ma oggi è una necessità. Senza di essa, siamo esposti al rischio di furto di identità, di frodi finanziarie e alla profilazione algoritmica che modella silenziosamente le nostre decisioni“. Intanto l’economia dei cybercriminali continua a crescere grazie alle informazioni che mettono in vendita o ai soldi che ottengono grazie alle truffe online.
Come proteggere i propri dati per evitare che vengano violati? “Non è necessario essere esperti di sicurezza informatica per riprendere il controllo della propria privacy. Una buona VPN lo rende possibile in modo semplice, potente e privato“, ha consigliato Briedis.