Wind e 3 Italia, finalmente la fusione?

Le indiscrezioni dicono che dopo anni di trattative un accordo sarebbe stato raggiunto. Manca l'annuncio ufficiale.

Due dei quattro principali operatori italiani, ossia Wind e 3 Italia, sarebbero vicini a una fusione. Se ne parla da ormai 7 anni, da quel 2008 in cui alcune voci suggerivano l’interesse delle due parti verso un accordo. Secondo le fonti de Il Giornale, nella giornata di ieri 19 febbraio i vertici delle due società si sarebbero incontrati per discutere dei dettagli economici negli uffici della Deutsche Bank a Londra, una notizia che se fosse confermata implicherebbe l’annuncio vero e proprio nell’arco delle prossime ore o al massimo dei prossimi giorni.

Si devono ancora definire i dettagli, ma la fusione di Wind e 3 Italia sembra cosa certa. In merito, Carlo Alberto Carnevale Maffè della School of Management della Bocconi ha dichiarato che "il processo di consolidamento europeo è auspicato è necessario", aggiungendo che il gruppo Hutchinson Wampoa sotto la cui ala c’è 3 Italia ma anche il resto delle filiali Three, "ha già ampiamente dimostrato di essere attrezzato a interessato". La fusione dei due operatori genererebbe una base di utenti pari a 33 milioni, di cui 23 milioni di Wind, e ricavi pari a 7 miliardi di euro.

Li Ka-shing
Li Ka-shing

Fino ad ora le discussioni sono rimaste infruttuose a causa di tre fattori: la volontà di Li Ka-Shing, miliardario di Hong Kong e uno dei maggiori azionisti della Cheung Kong Holdings che controlla la Hutchinson Whampoa, di avere il controllo del nuovo polo che si creerebbe per poter lavorare sull’investimento graduale di 13 miliardi in 3 Italia; dall’altra parte del tavolo, i dirigenti di Vimpelcom, principale azionista di Wind dal 2010, vogliono un controllo alla pari; infine, l’alone del debito di Wind, pari a circa 9,5 miliardi di euro e rifinanziato nel 2014 dai russi di Vimpelcom, che ha già frenato i precedenti accordi.

Pare che nell’incontro di ieri si sia riuscito finalmente a trovare un compromesso: l’accordo potrebbe essere molto vicino se le voci di corridoio riportate fossero veritiere. Una soluzione che permetterebbe alle due aziende di avvantaggiarsi di una infrastruttura più grande e di una maggiore base di utenti su cui far leva per generare profitti nel prossimo futuro. Al momento, comunque, né Wind né 3 Italia hanno voluto commentare la notizia trincerandosi dietro il silenzio stampa.

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